Nel cielo di Genova lo spettacolo delle migrazioni delle gru verso il nord

di Redazione

La rotta di migliaia di uccelli partiti da Africa, Francia e Spagna

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Pomeriggio col naso all'insù per molti genovesi, incuriositi da grandi stormi di uccelli che hanno volteggiato sui cieli della città. Si tratta della spettacolare migrazione di migliaia di gru che hanno lasciato l'Africa, il sud della Spagna e della Francia per raggiungere i paesi del nord Europa, scelti per nidificare e allevare i piccoli approfittando della luce delle giornate più lunghe dell'anno. 

Le immagini che pubblichiamo arrivano dalle alture di Molassana, da Casanova e Torrazza, crinale fra la Val Bisagno e la Val Polcevera. 

Le segnalazioni dello spettacolo degli stormi sono arrivate da ogni parte della provincia di Genova e da Savona. Fra i punti di avvistamento preferiti le montagne del parco del Beigua.

A seguire e immortalare con foto e filmanti la migrazione sono gli esperti del Lipu, la Lega Italiana Protezione Uccelli, che raccontano, come si può leggere sul loro sito, che queste migrazioni in Liguria sono diventate un appuntamento fisso di questo periodo dell'anno.

"Le gru vanno al nord e il loro arrivo annuncia, come accade per noi con le rondini, l'arrivo della bella stagione" spiega il genovese Aldo Verner presidente della Lipu nazionale.

"Le gru - come spiega Luca Baghino, ornitologo che insieme ad Alessandro Biggi studia da tempo  le migrazioni dei grandi uccelli i diurni  - sono volatili molto grossi lunghi un metro e 30 con un'apertura alare di due metri e trenta, volano in stormi da 200 o 300 esemplari che rimangono grazie ai caratteristici versi gutturali, richiami forti che si possono udire anche da terra. Volano di giorno ma anche di notte, specialmente se ci sono venti favorevoli. In natura proprio per la loro grandezza e l'abitudine a stare uniti non temono i predatori, sia in cielo che in terra. Si alimentano in modo diverso, dal piccolo animale, dalla rana al grosso insetto, a cibo vegetale. Noi riteniano che la rotta lungo sopra l'Italia sia aumentata dal 2010 per cause non del tutto chiare: le gru potrebbero essere attirate dagli habitat protetti e per loro ideali nel nord Europa".