Nave carica di armi in arrivo al porto di Genova, la preoccupazione dei sindacati portuali

di Redazione

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Il cargo saudita Bahri Yanbu potrebbe rifornire la "guerra sporca" in Yemen che ha già causato 60mila morti e milioni di profughi

Nave carica di armi in arrivo al porto di Genova, la preoccupazione dei sindacati portuali
Dovrebbe arrivare in porto a Genova il prossimo 18 maggio, ma la nave cargo Bahri Yanbu, battente bandiera saudita ha già scatenato molte proteste. A preoccupare è il carico che la nave trasporta, un carico di armi che - stando alla denuncia di numerose associazioni umanitarie fra le quali anche Amnesty International e Save The Children - "rischiano di essere utilizzate anche nella guerra nello Yemen", una delle tante cosiddette "guerre sporche" che in 4 anni ha già causato 60mila morti e milioni di sfollati. Da qui la preoccupazione di chi, appellandosi ai trattati internazionali sottoscritti dall'Italia negli anni, chiede a gran voce un intervento del ministro degli Interni Salvini. "Condividiamo e sosteniamo le preoccupazioni dei portuali di Genova - afferma il segretario nazionale della Filt Cgil Natale Colombo - sulla necessità di negare l'attracco alla nave cargo Bahri Yanbu con a bordo armi che potrebbero essere destinate a paesi arabi in guerra. E'  su un caso come questo che il Ministro degli Interni, mantenendo fede ai trattati internazionali sottoscritti a difesa dei diritti umani e contro i conflitti armati che uccidono migliaia di civili innocenti, dovrebbe intervenire e chiudere i nostri porti per evitare che la nave in questione possa caricare armi anche nel nostro paese. Resteremo vigili e al fianco dei lavoratori portuali di Genova - prosegue Colombo - affinché nessuno utilizzi i nostri porti per alimentare conflitti armati che violano i diritti umani".