Multa sul bus ai profughi ucraini, Tper congela la sanzione

di Edoardo Cozza

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L'azienda interviene con una nota: "Forse sono stati tratti in inganno da una informazione fasulla sul tpl gratuito"

Multa sul bus ai profughi ucraini, Tper congela la sanzione

Un gruppo di profughi ucraini è stato multato a Bologna su un bus di linea Tper: sono stati tratti in inganno da una informazione fasulla circa la gratuità del tpl. Un episodio su cui l'azienda emiliana è intervenuta con un comunicato: "Probabilmente ciò era stato riferito loro da qualcuno che, del tutto erroneamente, aveva inteso l’estensione alle linee di bus di un provvedimento nazionale della Protezione Civile volto all’agevolazione dell’ingresso della popolazione in fuga dalla guerra: un’ordinanza relativa, invece, al solo utilizzo gratuito “di treni, servizi marittimi e rete autostradale” e limitatamente all’esigenza di raggiungere il primo luogo di accoglienza entro cinque giorni dall’ingresso in Italia.

Nell’episodio in questione, in mancanza di un titolo di viaggio valido o di una specifica esenzione, i verificatori – che sono pubblici ufficiali e non hanno alcuna discrezionalità nel loro operato – si sono limitati ad applicare le norme elevando la relativa sanzione ai passeggeri. A questo proposito, nulla si può eccepire sulla loro condotta e dispiacciono le considerazioni, sia verso gli addetti al controllo che verso l’Azienda, di chi ha sollevato un “caso” che tale non era.

Tper, che non ha titolo per prendere decisioni riguardo a gratuità o altre forme agevolative, ha tuttavia disposto di “congelare” queste sanzioni fino a quando non saranno definiti eventuali provvedimenti nazionali in tema di uso del trasporto pubblico da parte dei profughi ucraini nell’ambito del quadro di gestione di questa emergenza. Ai tre passeggeri multati - che con tutta evidenza erano destinatari di informazioni fuorvianti e non corrette circa l’utilizzo dei mezzi pubblici - sarà comunicata la sospensione dei termini dell’iter sanzionatorio e non corrono, pertanto, alcun rischio di mora.

Tper, come ogni altra azienda di trasporti pubblici, è attivamente coinvolta al fianco delle Istituzioni nelle loro politiche di integrazione e di accoglienza per garantire l’utilizzo dei servizi secondo procedure ed atti stabiliti e non mancherà di seguire ogni indicazione che sarà presa a riguardo".