Monopattini, Campora: “Bisognerebbe identificare i mezzi che dovrebbero anche essere assicurati”
di Redazione
L’assessore alla mobilità fa anche un appello ai concittadini per l’uso corretto del mezzo
In Italia è esplosa la mania, l’alternativa smart per la mobilità in pandemia. Fenomeno positivo per il traffico e per l'ambiente, ma preoccupante per la sicurezza sia di chi li usa, sia di chi vi è nelle vicinanze: parliamo del monopattino elettrico. Iniziato a diffondersi in Italia nel 2019, è letteralmente esploso nel 2020, anche sotto la spinta dell’effetto Covid-19. Contro il suo utilizzo tantissimi cittadini e petizioni on-line. Ne abbiamo parlato con l'assessore ai trasporti e alla mobilità integrata del Comune di Genova, Matteo Campora.
Assessore Campora, com'è la situazione a Genova?
“Genova è la prima città in Italia che ha previsto regole più restrittive del cds imponendo velocità minori, vietando l’uso dei marciapiedi, ma soprattutto stabilendo l’obbligatorietà dell’uso del casco. I monopattini sono strumenti di trasporto utili, ma da utilizzare con estrema attenzione rispettando soprattutto i pedoni”.
Personalmente, Lei e i suoi famigliari lo utilizzate?
“Io nella quotidianità non utilizzo questo mezzo, mi è capitato di usarlo come turista ed ho compreso bene come si debba prestare estrema attenzione, non è un giocattolo”.
Più che il mezzo di per sé, è la spericolatezza e l'inciviltà degli utenti (oltre ad elaborazioni dissennate che continuano a vedersi) a renderlo pericoloso sfrecciando impunemente su marciapiedi e strisce pedonali, viaggiano al buio senza indossare l’obbligatorio giubbino riflettente. Sono maggiori i pro o i contro?
“La pericolosità è data dai comportamenti personali e dalle regole che le città approntano, da questo punto noi siamo capofila delle città italiane per avere previsto norme più stringenti che hanno come obiettivo la sicurezza”.
Dopo la morte della mamma trentaquattrenne, Federica Picasso, travolta da un tir mentre era a bordo di un monopattino, ed il ragazzo trasportato in ospedale in codice rosso perché aveva perso l'equilibrio sul medesimo mezzo, quante altre casistiche preoccupanti si sono verificate?
“Non entro nel merito dell’incidente mortale, ci sono le indagini in corso, esprimo vicinanza alla famiglia della sig.ra Picasso; in generale occorre promuovere l’educazione stradale, si registrano spesso cadute che portano a fratture e contusioni, il monopattino è un mezzo di trasporto, prima di buttarsi nelle strade cittadine occorre imparare ad usarlo, rendendosi ben evidenti, inoltre ritengo che si dovrebbe avere la possibilità di identificare i mezzi e che dovrebbero essere anche assicurati”.
Dal 1 giugno a Genova sono stati introdotti l'obbligo del casco (anche per i maggiorenni), il limite di velocità a 20km/h (invece dei 25 km/h fissati a livello nazionale) e la pettorina identificativa. Dai dati che avete, vengono rispettate queste regole? Dall'inizio dell'anno ad ora le multe sono aumentate o diminuite?
“Sì, i cittadini genovesi stanno rispettando le nuove regole, si registrano pochissime sanzioni. L’utilizzo è rimasto invariato, i cittadini hanno apprezzato l’iniziativa”.
L'obbligo del casco crea problemi agli operatori dei servizi di sharing?
“Ad oggi non abbiamo operatori di sharing, faremo presto un bando, non credo sarà un problema. Basta attrezzarsi”.
La sua richiesta di presenza di indicatori di svolta sul monopattino è stata accolta?
“Ho fatto questa proposta in audizione alla Commissione Trasporti della Camere dei Deputati, è in valutazione auspico che possa diventare norma al più presto”.
Anche l'assicurazione per chi guida il monopattino diverrà obbligatoria?
“Serve una norma nazionale, io sono d’accordo, eviterebbe il rischio di lasciare senza risarcimento eventuali vittime di sinistri. Una norma di buon senso che proteggerebbe anche il conducente che così non metterebbe a rischio i propri beni. Molti, volontariamente, hanno già sottoscritto polizze assicurative”.
Se la sente di fare un appello ai cittadini per l'uso corretto del monopattino elettrico?
“Certo, chiedo a tutti i miei concittadini di essere prudenti, di rispettare le norme e di andare piano. L’invito naturalmente è per tutti gli utenti della strada, troppe ancora sono le persone che muoiono sulla strada spesso a causa di comportamenti facilmente evitabili”.
Valentina Cristiani
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