Flotilla: scalo a Istanbul per gli attivisti italiani espulsi da Israele, atteso il rientro dei genovesi Nivoi e Queirolo Palmas
di F.S.
Il gruppo di partecipanti alla spedizione nautica fermata al largo di Gaza viene rimpatriato in accordo tra Israele e gli Stati di provenienza
Ha fatto scalo a Istanbul la comitiva di attivisti italiani espulsi da Israele dopo che la Marina con la Stella di David aveva intercettato le barche a vela della Global Sumud Flotilla. Atteso quindi il rientro anche di José Nivoi, portuale del Calp, e Pietro Queirolo Palmas, marittimo. I due erano partiti da Genova ed erano stati fermati al largo di Gaza.
Il rimpatrio è curato dal governo italiano, in accordo con lo Stato di Israele. Nel pomeriggio di ieri, il blocco della Stazione Principe era stato deciso dai manifestanti proprio per avere notizie certe sull'incolumità degli attivisti, compresi i due genovesi. Al'arrivo di notizie rassicuranti, il blocco era stato sciolto.
All'indomani della grande mobilitazione di Genova, resta l’immagine potente di una città che si è fermata. Oltre 50.000 persone – secondo gli organizzatori – hanno preso parte ieri allo sciopero generale proclamato dalla Cgil e dai sindacati di base, in solidarietà con la popolazione di Gaza e con gli attivisti della Global Sumud Flotilla arrestati da Israele.
Una giornata scandita da cortei, presidi, occupazioni pacifiche e blocchi di snodi strategici, che ha paralizzato per ore il traffico cittadino e ferroviario, senza tuttavia alcun incidente. Le forze dell’ordine hanno scelto una linea di non intervento, restando a distanza anche durante le azioni più radicali, come l’occupazione dei binari e dei varchi portuali.
Secondo la Cgil, 40.000 persone hanno partecipato al corteo principale, partito in mattinata dal terminal Traghetti del porto e arrivato fino a piazza De Ferrari dopo aver attraversato la sopraelevata e il centro cittadino. Parallelamente, migliaia di studenti medi e universitari hanno animato un secondo corteo partito da via Balbi, che ha occupato i binari della stazione di Sampierdarena per diverse ore.
Nel pomeriggio, un terzo corteo promosso da Calp, Usb e altri sindacati di base è partito dal varco Albertazzi e si è diretto alla stazione di Genova Principe, dove si è verificata una nuova occupazione. Il blocco è durato fino a quando è arrivata la conferma delle buone condizioni di salute dei due attivisti genovesi arrestati a bordo della flottiglia.
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