Migranti, Ghio (Pd): "Liguria in emergenza per il fallimento delle politiche governative"
di Redazione
"Bisogna lavorare per modificare gli accordi di Dublino e responsabilizzare tutta l’Europa, non solo il Paese di arrivo"
Il fallimento delle politiche del Governo sulla gestione dei migranti porta città e territori nel caos. In questi giorni abbiamo assistito a una situazione che ormai è scappata di mano: il governo non ha soluzioni e introduce misure disumane, che hanno già dimostrato in passato la loro inefficacia. I Comuni hanno sulle spalle la gestione dell'accoglienza e si trovano a gestire le disastrose conseguenze delle decisioni identitarie e inefficaci, a partire dal definanziamento del sistema di accoglienza SAI, al contrasto al salvataggio delle vite in mare da parte delle ONG, alla rinuncia al coinvolgimento del territorio attraverso tavoli con i sindaci che non vengono più convocati”, dichiara la deputata e vicecapogruppo PD alla Camera Valentina Ghio.
“Gli effetti - prosegue la Ghio - iniziano ad essere chiari, come sta accadendo a Genova dove le persone che arrivano da Lampedusa saranno ospitati in delle tende in un'area dismessa e in altri comuni della Liguria che già ospitano percorsi di accoglienza e che ne dovranno sostenere di nuovi. Una situazione precaria e poco dignitosa che se si pensa alla gestione dell'accoglienza in modo strutturato e non emergenziale può e deve essere evitata”.
“Mentre la solidarietà sociale e la rete del volontariato - conclude - si è subito attivata, assistiamo al paradosso delle dichiarazioni di esponenti di partiti del Governo, che ha contribuito a peggiorare la situazione non gestendo gli afflussi, che fanno propaganda istigando i cittadini o come il responsabile di Anci Liguria per l'immigrazione, il sindaco di Ventimiglia, che dal palco di Pontida parla di rivolte e di rimpatri di massa”.
“Crediamo occorra una posizione seria per gestire un tema così complesso come le migrazioni. Gli slogan e le misure di bandiera sono inutili e inefficaci. Adesso bisogna lavorare per modificare gli accordi di Dublino e responsabilizzare tutta l’Europa, non solo il Paese di arrivo. Ripristinare il sostegno all'accoglienza diffusa e ai minori non accompagnati per non lasciare i sindaci da soli e situazioni esplosive sui territori. Programmare percorsi con vie legali e sicure ragionando sui flussi e superando la Bossi Fini, che si è rivelata fallimentare. Servono politiche internazionali di sostegno vero e di prospettiva all'economia africana che non si traducono in Memorandum propaganda che cadono al primo intoppo. Genove e le altre città liguri si stanno apprestando a gestire gli arrivi e la Regione Liguria non può rimanere inerte ma deve sostenere gli enti locali del territorio nell’affrontare la situazione e incalzare il Governo perché, collaborando con i Comuni, metta in campo percorsi sostenibili.”, conclude la Ghio.
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