Mercato auto in stallo a novembre: incentivi elettriche spingono, calano le flotte aziendali
di R.S.
Artusi (Federauto): "Il nostro settore sostiene la transizione ecologica, ma servono norme realistiche, neutrali dal punto di vista tecnologico e sostenibili"
Il mercato automobilistico italiano a novembre 2025 registra un leggerissimo calo rispetto allo stesso mese dello scorso anno: 124.222 nuove immatricolazioni contro 124.267 di novembre 2024, segnando una variazione del -0,04%.
Nonostante gli incentivi statali sulle auto elettriche (BEV) nell’ambito del PNRR, i privati continuano a mostrare segnali di rallentamento e non raggiungono i livelli dello scorso anno. A colmare in parte il gap ci pensano le autoimmatricolazioni, che compensano circa 2.350 vetture delle oltre 2.900 mancanti dal canale privati, rappresentando il 14,1% del mercato e crescendo del 15,7%.
Secondo Massimo Artusi, Presidente di Federauto, “il perdurante calo della domanda dei privati è legato sia ai livelli dei prezzi, soprattutto nelle soglie di accesso al mercato, sia all’incertezza normativa europea in materia di decarbonizzazione dei trasporti. Il nostro settore sostiene la transizione ecologica, ma servono norme realistiche, neutrali dal punto di vista tecnologico e sostenibili economicamente”. Artusi chiede alla Commissione Europea misure concrete e coerenti con il riconoscimento dei biocarburanti e dei combustibili rinnovabili come vettori strategici per la decarbonizzazione, auspicando decisioni chiare già dal prossimo 10 dicembre.
Guardando ai canali di vendita, il noleggio segna una crescita complessiva del +3,84%, trainata dal breve termine (+144,7%), mentre il lungo termine perde il 3,3%. Le flotte aziendali registrano invece un -3,4%.
Sul fronte delle alimentazioni, le auto elettriche continuano a crescere vertiginosamente: +131,3% rispetto a novembre 2024, con una quota di mercato del 12,2% nel mese e del 5,8% sul cumulato annuo. L’ibrido plug-in segna un +93,94%, attestandosi al 5,9% di quota, mentre l’ibrido tradizionale cresce leggermente (+3,22%, 43,7% di quota). Perdono terreno le alimentazioni convenzionali: benzina -22,9%, diesel -34,5% e GPL -2,9%.
Nel complesso, novembre conferma la tendenza a una sostanziale stabilità numerica, ma evidenzia la dipendenza del mercato da incentivi statali e autoimmatricolazioni. Il settore guarda ora con attenzione alle decisioni della Commissione Europea, fondamentali per dare certezze agli operatori e sostenere la transizione tecnologica del mercato italiano.
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