Medico di Bordighera aggredito, Asl1: "Rimetteremo il posto di polizia in tutti gli ospedali"

di Redazione

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Dalla prossima settimana anche all'ospedale di Sanremo, a Bordighera presente la guardia armata

Medico di Bordighera aggredito, Asl1: "Rimetteremo il posto di polizia in tutti gli ospedali"

Insulti, minacce e un'aggressione nei confronti di un medico del primo intervento di Bordighera. Sulla situazione della sicurezza per il personale medico e paramedico dopo l'accaduto si pronuncia la Asl1 di Imperia con una nota: “Esprimiamo la nostra vicinanza al medico del Punto di Primo Intervento e a tutto il personale sanitario. Un’aggressione sul posto di lavoro è grave e lo è ancora di più quando colpisce chi lavora al servizio dei pazienti – afferma il Direttore Generale di ASL1, Marco Damonte Prioli – La direzione aziendale è impegnata a dare risposte concrete per garantire la sicurezza ai cittadini e soprattutto agli operatori, ai medici e agli infermieri, sempre più esposti ad episodi di aggressioni verbali e fisiche. Riteniamo fondamentale l’attività di vigilanza e controllo. In questa direzione, l’anno scorso, grazie alla collaborazione con il Questore, abbiamo riattivato il posto fisso di Polizia nell’ospedale di Imperia e, settimana prossima, verrà riattivato anche all’ospedale di Sanremo. Ricordiamo che presso il PPI di Bordighera è attualmente presente un operatore per il servizio di vigilanza con guardia armata 7 giorni su 7 nell’orario notturno. E’ in fase di valutazione la possibilità di un incremento del servizio”.

Pronta la condanna dell'ordine dei medici di Imperia: "E’ inaccettabile che il Professionista Sanitario, su cui si fonda uno dei servizi fondamentali di un paese che vuol dirsi civile, ovvero il Servizio Sanitario Nazionale, si trovi a dover fare i conti con episodi di questo genere, indice del clima sociale che sta alla base del dilagare di questo intollerabile fenomeno".

In merito all’accaduto, la Vicepresidente ed Assessore alla Sanità di Regione Liguria, Sonia Viale, aggiunge: “Esprimo la mia solidarietà nei confronti del medico aggredito. Ricordo che, nell'ambito del tavolo del Coordinamento sanitario delle professioni sanitarie, abbiamo attivato il monitoraggio del fenomeno e la prevenzione dello stesso”.