Martina Rossi, oggi la sentenza della Cassazione. Il papà: "In passato una catena d'errori"
di Marco Innocenti
I due imputati per la morte della studentessa genovese, Vanneschi e Albertoni, nel processo d'appello-bis erano stati condannati a 3 anni
"Dovremmo essere arrivati alla fine. Lo speriamo". E' con queste parole che Bruno Rossi entra nel palazzo della Cassazione a Roma per l'ultima udienza del processo sulla morte della figlia Martina, la studentessa genovese che il 3 agosto del 2011 è caduta da un balcone nel tentativo, secondo l'accusa, di sfuggire ad uno stupro. Al suo fianco, la moglie Franca Murialdo, mamma di Martina. Nel processo d'appello bis, celebrato a Firenze a fine aprile, Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni sono stati condannati a 3 anni per tentata violenza sessuale ma "in passato c’è stata una catena di errori - aggiunge Rossi - La controparte è riuscita a far passare tanto tempo".
L'udienza, davanti ai supremi giudici, è iniziata alle 12 ed ora si attende la decisione finale, dopo che lo scorso 21 gennaio era arrivato, sempre dalla Cassazione, l'annullamento della sentenza d'assoluzione emessa nel giugno 2020 dalla Corte d'Appello di Firenze "perché il fatto non sussiste".
Oggi il sostituto pg Elisabetta Ceniccola ha chiesto la conferma definitiva delle condanne. La prescrizione del reato scatterebbe entro la fine di ottobre.
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