Marocco: disastroso terremoto, i morti superano il migliaio
di Redazione
Non ci sarebbero italiani coinvolti, la Meloni e Tajani in costante contatto con l'ambasciata a Rabat e il consolato a Marrakech
Disastro in Marocco. Un violento terremoto ha colpito lo Stato nordafricano la notte scorsa e il bilancio provvisorio dei morti ha superato il migliaio, secondo quanto scrive il media marocchino Medias24 sul suo sito. feriti, aggiunge, sono almeno 672, di cui 205 in gravi condizioni.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è in contatto costante con l'ambasciata a Rabat e il consolato a Marrakech per dare massima assistenza ai nostri connazionali: ne risultano circa 200 sul territorio nazionale. "Al momento non abbiamo notizia di italiani feriti. La prima cosa importante è contattare tutti gli italiani. Seguiamo minuto per minuto l'evolversi per la situazione", ha sottolineato il titolare della Farnesina.
Mentre il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha garantito "la piena disponibilità dell'Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza". Una vicinanza a Rabat espressa da più parti, a partire dall'Ue che si dice pronta a fornire al Marocco "tutta l'assistenza necessaria". Le condoglianze arrivano da più parti, anche da Vladimir Putin che le ha rivolte al "popolo amico" del Marocco dopo il terremoto. E dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
I sismografi hanno registrato la scossa alle 23.11 di venerdì 8 settembre. L'epicentro è stato localizzato nel centro del Paese, a 16 chilometri del villaggio Tata N'Yaaqoub, nel municipio di Ighil, 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech. La scossa però è stata sentita lungo tutta la dorsale dell'Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir e dall'altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat. Il movimento ondulatorio è durato circa 30 secondi. Poi la difficoltà nel raccogliere le informazioni dai territori più remoti, come i paesi che punteggiano l'Atlante che sono molto poveri, spesso senza collegamento internet, dove le case sono costruite con il caratteristico muro a pisé, realizzato in paglia, fango e sassi. Da subito poi grande paura nella medina di Marrakesh, dove le parti più fragili delle mura che circondano il centro storico sono crollate. Si segnalano danni anche nella kasbah e crolli di abitazioni nella zona a nord est. Nella città nuova ci sono crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Crolli di facciate a Essaouira, sull'Oceano atlantico e a Ouarzazate, nel centro Sud.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Altre notizie
Liguria, Bucci alla Conferenza delle Regioni: “Temi decisivi per il futuro”
23/01/2025
di Carlotta Nicoletti
Genova, ritorno scoiattoli ai Parchi di Nervi, Bogliolo: "Al lavoro per riportare a 'casa' gli animaletti"
23/01/2025
di Stefano Rissetto
Ricerca, Simonluca Piazza racconta a Telenord il futuro della microscopia ottica a super risoluzione
23/01/2025
di Emilie Lara Mougenot
Giorno della Memoria, seduta solenne in Consiglio regionale. Balleari: "Antisemitismo è tornato alla ribalta"
23/01/2025
di Carlotta Nicoletti