Mare troppo caldo, a Spezia le orate fanno strage di cozze. Persi cinquemila quintali di muscoli in dieci giorni

di Redazione

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Il presidente della cooperativa miticoltori: "La Spezia è un termometro di quello che succede nel Mediterraneo"

Mare troppo caldo, a Spezia le orate fanno strage di cozze.  Persi cinquemila quintali di muscoli in dieci giorni

Oggi  la temperatura delle acque del golfo in prossimità dei vivai superava i 26 gradi, "una situazione che ormai è drammatica. A maggio l'aumento della temperatura ha causato una crescita delle orate che hanno depredato i nostri vivai, si parla di 5 mila quintali di muscoli persi in 10 giorni". Lo ha detto il presidente della cooperativa mitilicoltori associati della Spezia Paolo Varrella, intervenendo al convegno sulla mitilicoltura in corso oggi e domani e organizzato da Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Mitilicoltori e Slow Food.

L'accento è sugli effetti dei cambiamenti climatici sulla produzione più caratteristica del golfo spezzino. Ma i muscoli possono essere alleati importanti nella lotta al surriscaldamento globale "perché sottraggono Co2. La Spezia è un punto di riferimento per verifiche tecniche sulle condizioni marine nel Mediterraneo, qui arriva la corrente del Mediterraneo del Sud, è un termometro di quello che succede nel Mediterraneo" ha sottolineato Giampietro Ravagnan, professore di microbiologia alla Ca' Foscari.

Tra le proposte emerse anche quello di utilizzare i gusci per una riambientalizzazione delle baie. "Ci trovano di fronte a una sfida climatica, non dimentichiamo il ruolo dei molluschi nella sfida alla sostenibilità" ha detto il vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana.

Tra gli interventi anche quello della presidente di Slow Food Italia Barbara Nappini. "Gli oceani sequestrano un quarto della Co2 e sono il nostro miglior alleato contro il riscaldamento globale, ma anche i primi a pagarne il prezzo".