Manesseno, 40enne muore sul colpo dopo scarica elettrica da taser: indagati due carabinieri

di F.S.

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La Procura di Genova apre un fascicolo per omicidio colposo: le forze dell'ordine erano state allertate poiché l'uomo aveva minacciato un vicino

Manesseno, 40enne muore sul colpo dopo scarica elettrica da taser: indagati due carabinieri

Sono indagati i due carabinieri che ieri nel tardo pomeriggio hanno usato il taser contro un uomo di 41 enni per bloccarlo in una frazione di Sant'Olcese, sulle alture di Genova. L'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto per consentire ai due militari di partecipare agli accertamenti tecnici con propri consulenti. 

L'uomo deceduto, 41 anni, di origine albanese, si chiamava Elton Bani: è morto a Manesseno, frazione del comune di Sant’Olcese, nel genovesato, dopo essere stato colpito con più scariche da taser dai carabinieri intervenuti per calmarlo.

Cosa è successo - Secondo la prima ricostruzione fornita dalla Procura di Genova, che ha affidato le indagini al sostituto procuratore Paola Calleri, l’uomo si trovava davanti alla casa del fratello ed era in stato di agitazione. Due vicini infatti avevano allertato il 112 riferendo che stava dando in escandescenza e aveva minacciato uno di loro.

L'intervento - I sanitari del 118, arrivati per primi, hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. Quando due pattuglie del nucleo radiomobile sono giunte sul posto, hanno trovato l’uomo seduto in auto, che si rifiutava di uscire o consegnare i documenti. Dopo che i militari sono riusciti a convincerlo ad entrare in casa per recuperare i documenti, la situazione è degenerata: il 40enne infatti ha iniziato a divincolarsi e a colpire gli agenti.

Più colpi - Per immobilizzarlo, i carabinieri hanno usato il taser: il primo colpo è andato a vuoto, il secondo e il terzo lo hanno raggiunto. Dopo l’ultima scarica elettrica, l’uomo si è accasciato a terra e non si è più ripreso.

Il medico legale Isabella Caristo ha riscontrato sul corpo segni compatibili con più scariche elettriche. Le cause esatte della morte saranno chiarite con l’autopsia, che dovrà anche verificare un eventuale uso di sostanze stupefacenti o la presenza di patologie pregresse, in particolare di natura cardiaca.

La Procura aprirà un fascicolo per omicidio colposo a carico dei due carabinieri che hanno utilizzato il taser. Al centro dell’inchiesta anche le modalità d’uso del dispositivo e la formazione ricevuta dai militari. Tutti e quattro gli agenti coinvolti hanno riportato lievi ferite e sono stati medicati.

Testimonianza - "Abbiamo chiamato i carabinieri perché ci ha minacciato. Prima avevamo chiamato il 118 ma lui ha minacciato anche i sanitari" - hanno dichiarato alle autorità i vicini dell'uomo colpito dal taser.

Reazione dalla politica - “Massima solidarietà e vicinanza ai carabinieri di Olbia e Genova. Come Lega abbiamo fortemente voluto il taser, la sperimentazione è iniziata nel 2018 con Salvini Ministro. Difendo e continuerò a difendere il taser, come arma di difesa, di deterrenza, di desistenza e di sicurezza. Chi dice che il taser è uno strumento di tortura dice il falso e le polemiche di queste ore sono ideologiche e pretestuose. Difenderò sempre le forze di polizia contro il tentativo di alcuni di criminalizzarne l’operato. Delegittimare i nostri agenti delle forze di polizia vuol dire delegittimare la sicurezza e la democrazia in Italia. Non lo permetteremo mai, come mai lasceremo soli i nostri operatori di sicurezza.  La tutela legale economica introdotta con il decreto sicurezza serve a proteggerli e tutelarli dal cosiddetto ‘atto dovuto’ con l’anticipazione delle spese legali raddoppiata a 10 mila euro per fase di giudizio”. lo scrive sui socail il sottosegretario al ministero dell’Interno Nicola Molteni (Lega)

"Il tragico episodio avvenuto in Liguria insieme a quello di Olbia non possono essere strumentalizzati per alimentare polemiche contro le nostre Forze dell'Ordine. Guai a chi vuole disarmare Polizia e Carabinieri che ogni giorno proteggono le nostre città e i cittadini.
Non si può permettere che singoli casi drammatici vengano utilizzati per minare la credibilità e l'operatività di chi rischia la propria vita per garantire la sicurezza pubblica" - dichiara la senatrice ligure della Lega Stefania Pucciarelli.

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