Mamhood si sfoga sui social: "Settore fermo, dove sono le istituzioni?"
di Alessandro Bacci
Il cantante infuriato per il rinvio del tour: "I rappresentanti dello Stato pensano solo a litigare"
"A quasi due anni dall'inizio della pandemia, il nostro settore si trova ancora allo stesso punto: siamo fermi (tolte poche, troppo poche, situazioni a capienze ridotte). Oggi mi ritrovo a spostare le date del tour per la terza volta; e come me moltissimi mie colleghi e colleghe saranno obbligati a farlo". Così, con uno sfogo sui social, Mahmood annuncia il nuovo spostamento di date per il suo tour.
"Ciò che differenzia questi spostamento dai precedenti è che oggi abbiamo a disposizione degli strumenti che permetterebbero di potere fare i concerti in sicurezza: i green pass - continua il cantante -. Guardo fuori dall'Italia e vedo che si può fare, evidentemente quando ci sono la volontà e l'attenzione verso un settore, le soluzioni si trovano. Provo un forte sentimento di abbandono da parte delle istituzioni".
Mahommod sottolinea come "molto spesso" agli artisti, proprio da parte delle istituzioni "viene chiesto di esporsi per la tutela di diritti delle persone, per sensibilizzare il nostro pubblico verso temi che si dibattono a livello politico. Ora invece, ci sentiamo soli, non considerati da uno Stato la cui maggior parte dei rappresentanti pensa solo a litigare sui social e a creare continuamente fazioni avverse tra le persone, Adesso è arrivato il momento di ascoltarci. E' davvero giunto il turno dei nostri diritti: abbiamo il diritto di tornare a fare il nostro mestiere e chi ci segue ha il diritto di tornare a riempire la propria vita di arte, cultura e intrattenimento. Abbiamo il diritto di essere ascoltati".