Loano: giornata della lotta ai disturbi alimentari, inaugurata panchina lilla
di Redazione
Brunetto (Lega): "Nella nostra regione i pazienti presi in carico dal SSR sono stati 1656 nel 2022 e 1744 nel 2023"
Nella giornata del Fiocchetto Lilla, dedicata alla lotta ai disturbi alimentari, tra le tante iniziative in Liguria è stata inaugurata a Loano una panchina lilla, per l'organizzazione dell'associazione Il Bucaneve. Era presente il consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Brunello Brunetto.
“Stamane, in occasione della Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata all’anoressia, alla bulimia e agli altri disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, ho partecipato - scrive Brunetto in una nota - all’inaugurazione della Panchina Lilla e all’incontro pubblico organizzato dall’associazione Il Bucaneve a Loano, una delle tante iniziative in Liguria. Nella nostra regione i pazienti presi in carico dal SSR sono stati 1656 nel 2022 e 1744 nel 2023. Le strutture dedicate sono al Santa Corona di Pietra Ligure con il Centro regionale (ricovero ospedaliero riabilitativo), al San Martino di Genova (day hospital), al Gaslini di Genova (presa in carico in età pediatrica), a Villa del Principe di Genova (presa in carico e ricovero extraospedaliero) e in tutte le altre Asl del territorio con ambulatori specialistici. In particolare, al Centro regionale di Pietra Ligure sono stati attivati 4 posti letto per pazienti che necessitano di nutrizione artificiale o per comorbidità psichiatriche che richiedano un ‘setting' assistenziale peculiare ed è stato definito il percorso emergenza-urgenza in collaborazione tra CDA, Medicina d’Urgenza, Rianimazione. Secondo i recenti dati epidemiologici negli ultimi anni è stato registrato un notevole abbassamento dell’età di esordio, con conseguente elevato rischio di danni permanenti per la salute e, purtroppo, talvolta di decesso".
"E’ quindi necessario e importante - conclude - fare più prevenzione, anche attraverso campagne di informazione, oltre a interventi in rete e di ‘best practice', diagnosi precoce e approccio multidisciplinare delle persone affette dal disturbo, senza dimenticarsi di avere comportamenti di solidarietà nei confronti dei loro famigliari. Ricordo che i disturbi alimentari sono per la maggior parte diffusi nella popolazione femminile, ma rispetto a una decina di anni fa la popolazione maschile ne è sempre più interessata. Secondo gli ultimi dati disponibili, infatti, negli esordi tra i 12 e i 17 anni, un caso su dieci riguarda un maschio”.
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