Liguria, nuovo sciopero generale contro la legge di bilancio: oggi corteo a Genova

di Filippo Serio

1 min, 55 sec

Raduno alle 9 di venerdì mattina davanti alla Stazione Marittimia, poi corteo per le vie della città

Liguria, nuovo sciopero generale contro la legge di bilancio: oggi corteo a Genova

Sette giorni dopo sarà ancora sciopero nazionale, che coinvolgerà anche la Liguria per la giornata di domani, venerdì 24 novembre. Uno sciopero proclamato da Cgil e Uil per l'intera giornata o turno di lavoro, nell'ambito dello sciopero nazionale proclamato dai sindacati "contro la legge di bilancio del Governo e a sostegno di un'altra politica economica, sociale e contrattuale".

La manifestazione regionale si terrà a Genova con appuntamento alle 9 davanti alla Stazione Marittima, dov'è previsto l'arrivo di oltre tredici pullman dalle altre province. Ad intervenire nel comizio conclusivo saranno il segretario generale della Cgil Liguria Maurizio Calà e il membro della segreteria confederale nazionale Uil Vera Buonomo.

I sindacati segnalano tra le prime emergenze irrisolte dal Governo quella della sanità: "la manovra non aggiunge risorse, le taglia. Con la manovra il Governo metterà un tetto alle assunzioni nel pubblico impiego mentre nessun limite è posto per le risorse che destinerà alla sanità privata. Con i tre miliardi promessi non si coprirà nemmeno l'inflazione. Una parte di questi andranno a coprire il rinnovo dei contratti in sanità e solo una piccola parte sarà destinata alle liste d'attesa. Tutto questo avrà ripercussioni anche in Liguria dove invece serve un piano straordinario di assunzioni di medici, infermieri, operatori socio sanitari e personale ausiliario, a partire dalla Asl spezzina che è maglia nera in Liguria".

"Su sicurezza e salute sul lavoro non ci sono investimenti: - denunciano Cgil e Uil - non sono previste assunzioni di ispettori e non sono potenziati gli organici degli enti preposti come Inps o Inail. La Liguria è fortemente toccata da questa tragedia continua: la nostra Regione è l'unica del Nord Ovest dove aumentano gli infortuni mortali sul lavoro: tra gennaio e settembre 2023 sono state 17 le vittime contro le 11 dello stesso periodo dell'anno precedente con una media di quasi 2 morti al mese e una variazione del +54,5%".

I sindacati segnalano che "Ansaldo Energia, Piaggio Aerospace e Acciaierie d'Italia sono solo alcune delle industrie di respiro nazionale che attendono risposte serie e concrete dal Governo senza le quali non solo si penalizza l'occupazione, ma il Paese rischia di essere tagliato completamente fuori dalle principali filiere produttive". La partecipazione allo sciopero riguarderà tutti i settori privati e alcuni settori pubblici