Liguria, stanziati 2,2 milioni di euro per opere di difesa della costa

di Redazione

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Nel conto previste anche le spese per la pulizia delle spiagge, per la sicurezza e per l'accessibilità

Liguria,  stanziati 2,2 milioni di euro per opere di difesa della costa

Il governatore Giovanni Toti e l'assessore regionale al Demanio Marittimo Marco Scajola annunciano lo stanziamento di oltre 2,2 milioni di euro per opere di difesa della costa, sicurezza, pulizia e l'accessibilità al littorale.

"Una cifra importante - si legge nella nota di regione - , che rispetto lo scorso anno è stata aumentata di oltre 700 mila euro, consentendo di accogliere le richieste di tutti i Comuni".

Nello specifico, sono stati erogati 324 mila euro per la pulizia delle spiagge (+150 mila euro in più rispetto al 2021), 284 mila per la sicurezza (+210 mila euro), oltre 100 mila per l'accessibilità (+6,6 mila euro) e circa 1,5 milioni di euro per la realizzazione di opere di difesa della costa (+370 mila euro).

"Oltre 1,5 milioni di euro sono destinati ad opere di difesa della costa - hanno detto Toti e Scajola -, per aumentarne la resilienza, interventi fondamentali per un territorio fragile come la Liguria. Opere che spesso sono relative a ripascimenti, per ripristinare i profili della spiaggia".

"I fondi per la pulizia e la sicurezza sono destinati ai Comuni al fine di garantire un littorale accurato e l'assistenza bagnanti anche nelle spiagge libere. Una tutela che è stata ancor più fondamentale per la sicurezza degli utenti durante la pandemia - proseguono -. Infine, ma non per importanza, i fondi per l'accessibilità, per rendere fruibili le spiagge a tutti, un elemento di inclusione importante che è simbolo di civiltà. Un investimento maggiore da parte di Regione Liguria per soddisfare le crescenti richieste del territorio, che manifesta un'attenzione sempre più accentuata alla tutela della costa".

Alla provincia di Imperia sono destinati oltre 550 mila euro, 727 alla provincia di Savona, 728 a quella di Genova e 188 a La Spezia: "le cifre - concludono Toti e Scajola - sono state erogate in base a criteri oggettivi: le domande ricevute e i chilometri di fronte mare balneabile".