Liguria, presentati i report dell'osservatorio regionale su sicurezza e criminalità. L'assessore Benveduti: "Base di ogni patto sociale"

di Lorenzo Aluigi

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La Liguria viene percepita come regione relativamente più sicura rispetto al contesto nazionale e a quello del Nord-Ovest

Liguria, presentati i report dell'osservatorio regionale su sicurezza e criminalità. L'assessore Benveduti: "Base di ogni patto sociale"

La Liguria viene percepita come regione relativamente più sicura rispetto al contesto nazionale e a quello del Nord-Ovest. È la fotografia che emerge dai report dell’Osservatorio regionale sulla sicurezza e sulla criminalità organizzata realizzati da Liguria Ricerche, società in-house di Regione Liguria, in riferimento al periodo dal 2015 al 2021. 
 
I due report, presentati in Sala Trasparenza di Regione Liguria, alla presenza delle autorità civili e militari, prendendo in esame sia i dati di fonte Istat raccolti dalle Prefetture, forniscono una panoramica dei delitti denunciati dalle Forze di Polizia all’Autorità Giudiziaria e un’analisi dei fenomeni legati alla criminalità organizzata, oltreché di monitoraggio sulla situazione dei beni confiscati.

 
La sicurezza della civile convivenza è la base di ogni patto sociale all’interno del quale possono dispiegarsi sane relazioni economiche, sociali e culturali. Con l’obiettivo di promuovere l’accesso all’informazione statistica e una migliore comprensione dei fenomeni legati alla sicurezza, abbiamo provveduto l’anno scorso (con la legge regionale 22 luglio 2022, n.8) all’istituzione dell’Osservatorio regionale sulla sicurezza e sulla criminalità organizzata – spiega l’assessore regionale alla Sicurezza Andrea BenvedutiOggi presentiamo con Liguria Ricerche, che ne ha curato le elaborazioni con la collaborazioni di valenti esperti del mondo universitario, i risultati annuali di questo importante strumento informativo e di monitoraggio, sia per i cittadini che volessero approfondire le tematiche della sicurezza, sia per le autorità competenti che operano in materia, che comprende due sezioni: una dedicata alla sicurezza in generale e una dedicata allo studio del fenomeno della criminalità organizzata”.

Altra novità è poi costituita dall’elaborazione da parte di Liguria Ricerche di una dashboard, quale strumento interattivo di trasparenza, con cui sia enti pubblici che privati cittadini potranno, non solo accedere ai dati regionali (fonte Istat) relativi ai delitti denunciati all’autorità giudiziaria, ma anche esplorarli e confrontarli con quelli delle altre regioni italiane.
 
Dal report sulla criminalità organizzata si rileva che attualmente in Liguria si trovano 476 immobili confiscati alle mafie, di cui 329 (69%) ancora in gestione da parte dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) e 147 (31%) già destinati. Il volume più alto degli immobili si trova tra la provincia di Genova e quella di Savona, mentre la quota maggiore di immobili destinati si rileva nell’area della Spezia e quella minore nella provincia di Imperia. Spostando l’attenzione sulle attività produttive, risultano oggi confiscate alle mafie 50 aziende, di cui 31 (62%) ancora in gestione e 19 (38%) già destinate.