Liguria, modifiche del piano sociosanitario. Campora a Telenord: "Primo passo concreto della nuova maggioranza"

Con 18 voti a favore della maggioranza e 13 contrari dall’opposizione, il Consiglio regionale della Liguria ha approvato le modifiche al piano sociosanitario regionale. Il provvedimento, al centro di forti discussioni politiche, ridisegna l’organizzazione degli ospedali e dei servizi territoriali, puntando su tre grandi strutture principali e un rafforzamento della sanità di prossimità.

Struttura – Il nuovo assetto prevede come pilastri dell'assistenza ospedaliera il nuovo Galliera, il nuovo Gaslini e l’ospedale di Erzelli. A questi si aggiunge Villa Scassi, che viene però riclassificato come ospedale di base, perdendo il DEA di primo livello.

Dibattito – L’opposizione ha criticato duramente due scelte: la riduzione a un’unica centrale operativa del 118, con timori per l’impatto occupazionale e sulla rapidità degli interventi, e il ridimensionamento del ruolo di Villa Scassi.

Posizione – A difendere il piano è stato il consigliere regionale di Vince Liguria-Noi moderati per la Liguria Matteo Campora: “Questo è un primo passo concreto della nuova maggioranza e segna la direzione che vogliamo prendere. Tre ospedali di riferimento e più attenzione alla sanità territoriale”.

Territorio – Secondo Campora, il nuovo modello punta a ridurre la pressione sugli ospedali: “Serve rafforzare le case di comunità e l’assistenza di prossimità, fondamentali per evitare accessi impropri al pronto soccorso”.

Critiche – Il consigliere regionale del M5S, Stefano Giordano, ha espresso una dura posizione: “Razionalizzare per noi significa tagliare, non migliorare. Si riducono i posti letto a Erzelli, si depotenzia Villa Scassi, e si passa da cinque a una sola centrale del 118. Un modello senza pianificazione e senza garanzie per il diritto alla salute”.

Replica – Il consigliere Campora, ha ribattuto: “Non mi aspettavo parole diverse. È un’opposizione pretestuosa. Razionalizzare non vuol dire depotenziare ma riorganizzare. Erzelli sarà un polo ad alta complessità e Villa Scassi resterà operativo”.

Posti letto – A preoccupare è la riduzione da 550 a 400 posti letto nel nuovo ospedale di Erzelli. “È comunque una struttura in più, ben posizionata tra Ponente e Valpolcevera – ha detto Campora– e vicina alle uscite autostradali. Inoltre, Villa Scassi continuerà a garantire i servizi”.

Territorio – Il piano prevede anche oltre 30 case di comunità. “Ora dobbiamo lavorare per farle funzionare davvero, con servizi adeguati e personale”, ha concluso Campora.

Case comunità – “Realizzare le case di comunità significa intervenire sull’edilizia e migliorare l’offerta sanitaria. Non saranno solo muri ristrutturati, ma luoghi con servizi concreti”, ha spiegato il consigliere. “Avere una struttura nuova ma vuota sarebbe una sconfitta. Noi invece metteremo medici, infermieri, OSS: tutto il personale necessario”.

Servizi – Secondo il piano regionale, le case di comunità dovranno alleggerire la pressione sugli ospedali. L’obiettivo è intercettare precocemente i bisogni sanitari e sociali, riducendo la cosiddetta “ospedalizzazione evitabile”. “Saranno presidi territoriali completi, pensati per avvicinare la sanità ai cittadini”, ha sottolineato ancora il rappresentante della maggioranza.

Emergenze – Un altro punto critico è l’accentramento delle centrali operative del 118, che passeranno da cinque a una sola struttura regionale. “Non è un taglio, ma un’evoluzione tecnologica. La centrale sarà dotata di georeferenziazione e sistemi avanzati per garantire un servizio rapido ed efficace”.

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