Liguria, ferrovie, botta e risposta Pastorino-Rixi: "Lavori a rilento e in ritardo", "Opere in avanzamento, tempi rispettati"

I lavori per il Terzo Valico dei Giovi, infrastruttura strategica per il nord-ovest, riprenderanno su quattro fronti entro la primavera 2025. Tuttavia, i ritardi causati dalla presenza di gas e dalla mancanza di risorse spostano il completamento dell’opera al 2027. Luca Pastorino (PD) lancia un appello urgente al Governo e alla Regione Liguria: “Non perdiamo altro tempo”.

Ripresa lavori – Secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i lavori ripartiranno nei tratti bloccati tra la primavera e l’estate 2025. Gli scavi interrotti dalla presenza di gas, in particolare nell’area di Vallemme, saranno eseguiti in piena sicurezza. Nel frattempo, le attività proseguono regolarmente su altri nove fronti.

Obiettivo 2027 – Il completamento dell’opera è stato posticipato al 2027, anno in cui inizieranno i primi viaggi, anche se inizialmente su una sola canna del tunnel. I ritardi sono attribuiti sia a problematiche geologiche sia alla complessità delle operazioni di scavo.

Situazione critica – Il deputato ligure Luca Pastorino sottolinea la gravità della situazione ferroviaria in Liguria: “A livello nazionale è tragica, ma qui è emergenziale. Dobbiamo ricevere aggiornamenti concreti sul collegamento con Milano e trovare soluzioni rapide per completare il quadruplicamento della linea”.

Appello alle istituzioni – Pastorino si rivolge al Governo e alla Regione affinché si mobilitino per reperire le risorse necessarie e accelerare i lavori: “Non possiamo più permetterci ritardi, è una priorità strategica per il territorio e per l’intero Paese”.

Importanza strategica – Con un costo complessivo di 10,6 miliardi di euro, il Terzo Valico è un’opera cruciale per migliorare i collegamenti tra Genova, Milano e l’Europa. Gli investimenti sono stati confermati con l’ultima legge di bilancio, ma resta alta l’attenzione sull’andamento dei lavori.

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