Liguria: disturbi alimentari, consiglio regionale si mobilita contro il taglio ai fondi

di Redazione

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Venerdì 19 gennaio alle 15.30 davanti alla Prefettura di Genova è prevista una manifestazione di protesta

Liguria: disturbi alimentari, consiglio regionale si mobilita contro il taglio ai fondi

Consiglieri regionali e associazioni della Liguria mobilitati per chiedere al Governo il rifinanziamento del fondo per il contrasto alle patologie dei disturbi alimentari. Venerdì 19 gennaio alle 15.30 davanti alla Prefettura di Genova è prevista una manifestazione di protesta fa parte di associazioni come Movimento Lilla, Unione degli Universitari, Rete Studenti Medi e Chiedimi Come sto. Intanto si è mosso anche il consiglio regionale della Liguria.

"La Liguria è tra le regioni più colpite per casi riguardanti i disturbi dell'alimentazione e della nutrizione tra gli adolescenti, e quindi una delle regioni che risente di più del taglio che ha voluto il governo Meloni del fondo varato con la manovra del 2022 del governo Draghi che aveva destinato 25 milioni di euro proprio per il contrasto a queste patologie - ha detto Gianni Pastorino, consigliere regionale ldi Linea Condivisa e vicepresidente della Commissione Sanità in Regione Liguria - Di questi 25 milioni, circa 650 mila euro venivano destinati alla Liguria. Il fondo ha permesso, attraverso l'assunzione di personale sanitario a tempo determinato, di combattere anoressia, bulimia e altri dca, che sono la prima causa di morte tra gli adolescenti. Gli ultimi dati, relativi al 2023, ci dicono che i decessi in Italia collegati ai disturbi di nutrizione e alimentazione sono stati 3.780".

Su proposta di Pastorino, firmata da tutti i capigruppo in consiglio regionale, è stato approvato un ordine del giorno che impegna Regione Liguria a interloquire con il governo per richiedere il rifinanziamento urgente del fondo.

"Il rischio sostanziale e concreto, se il fondo non verrà ripristinato - ha concluso Pastorino - , è quello di interrompere la preziosa attività degli operatori sanitari anche e soprattutto in quei territori che si trovano in aree tra le più carenti di personale e assistenza sanitaria con danni immensi soprattutto alle nuove generazioni".