Liguria, dalla Regione ai Comuni 1 milione e 375 mila euro per i minori in comunità e in affido

di Redazione

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L'assessore Giampedrone: "Un sostegno atteso soprattutto dalle amministrazioni più piccole"

Liguria, dalla Regione ai Comuni 1 milione e 375 mila euro per i minori in comunità e in affido

Quasi 1milione e 400mila euro per sostenere da un lato piccoli Comuni, dall’altro i Comuni capofila di Genova e La Spezia di fronte alle spese sostenute per minorenni che vivono in comunità e neomaggiorenni in comunità o in affido, con due provvedimenti distinti varati da Regione Liguria.

Il primo, del valore di 1milione di euro, destina contributi ai Comuni fino a 10mila abitanti per le spese sostenute dai comuni stessi nel 2023 riguardo i minorenni collocati in strutture residenziali socioeducative. Di questi 300mila euro andranno ai comuni con meno di 1000 abitanti (contributo massimo 80 euro per ogni giornata di presenza in struttura) e 350 mila rispettivamente per i Comuni tra i 1000 e i 3000 abitanti (contributo massimo 60 euro per ogni giornata di presenza in struttura) e per quelli tra i 3000 e i 10mila abitanti (contributo massimo 40 euro per ogni giornata di presenza in struttura).

“Si tratta di un provvedimento particolarmente atteso – spiega l’assessore alle Politiche sociali Giacomo Giampedrone – che sostiene i Comuni, in particolar modo quelli più piccoli e che incontrano spesso difficoltà maggiori anche dal punto di vista dei bilanci, per rientrare delle spese sostenute in relazione ai minori che risiedono nelle strutture socioeducative. Questo stanziamento serve a dare risposta a tutte le domande che arriveranno”.

Il secondo provvedimento, del valore complessivo di 375 mila euro, riguarda invece il progetto sperimentale Careleavers, e vedrà la distribuzione dei fondi ai Comuni di Genova e La Spezia, capofila degli ambiti di sperimentazione.

Queste risorse – aggiunge Giampedrone – serviranno a realizzare progetti di autonomia pensati per ragazzi appena maggiorenni che vivono fuori dalla famiglia di origine, a seguito di un provvedimento dell’autorità giudiziaria di collocazione in comunità residenziali o in affido”.