Liguria, corruzione: giunta regionale al lavoro nel palazzo di De Ferrari, dalla piazza le urla contro Toti

di Redazione

Il reggente Piana riunisce gli assessori. Sotto gli uffici il corteo dei comitati e il leader M5S Giuseppe Conte

Gli assessori al lavoro dietro le finestre del palazzo della Regione Liguria e proprio lì sotto, in piazza De Ferrari, le urla, gli slogan e gli striscioni di centinaia di manifestanti che protestano contro il presidente agli arresti domiciliari e i 'progetti calati dall'alto'. E' la giornata numero cinque dal maremoto che ha prima choccato poi quasi paralizzato gran parte della attività politica ed economica di Genova e della Liguria, e il clima è teso.

C'è tensione anche intorno al grande tavolo dove si incontrano gli assessori regionali, tornati a riunirsi per cercare di dare continuità all'azione amministrativa nonostante il maremoto che li ha investiti. Impossibile fare come se niente fosse, il facente funzioni Alessandro Piana indica le pratiche da approvare, stila il calendario dei prossimi appuntamenti, ma, come ha detto, non è quello il suo ruolo preferito: "E' stata la procura a fare la scelta". Mentre il centrosinistra non si smuove dalla richiesta delle dimissioni immediate di Toti e della giunta, e promette battaglia martedì in Consiglio, Piana scansa le critiche degli avversari, che non lo ritengono in grado di sostituire Toti in un lavoro così complesso, guarda oltre e porta a conclusione una riunione in cui vengono approvate diverse pratiche. Minori, ma necessarie, come quella che servirà per definire nei prossimi mesi il piano energetico regionale e il nuovo calendario scolastico, che fissa il suono della prossima campanella al 16 settembre.

Ma dagli uffici vicepresidente e assessori sentono salire la pressione del maremoto provocato dalla inchiesta della procura e dalle carte, che fanno crescere "un quadro sempre più inquietante". C'è anche il leader del M5S Giuseppe Conte in piazza con diverse centinaia di persone riunite dai comitati liguri 'contro i progetti calati dall'alto'. Ci sono slogan e i cartelli contro Toti e contro progetti come il rigassificatore di Vado Ligure, la funivia e lo skymetro di Genova, il trasferimento dei depositi chimici a Genova e il biodigestore della Spezia. Ci sono anche i rapallesi contro il tunnel della Fontanabuona e tanti altri. "In Liguria si manifesta uniti" è scritto sullo striscione d'apertura del corteo, "E il terzo mandato fu di cattura", "Arrogante prepotente non ti vogliamo più come presidente" sugli altri.

Giuseppe Conte ha incontrato a Genova tra gli altri due big liguri del movimento, Luca Pirondini e Roberto Traversi, probabilmente per delineare le strategie in caso di elezioni anticipate. Si cerca un candidato che possa piacere a tutto il centrosinistra, magari sul modello Sardegna, per convincere gli alleati e il Pd, che potrebbe puntare sull'ex ministro Andrea Orlando. Anche il centrodestra lavora per capire come muoversi in caso di voto in autunno. Dopo l'autoesclusione del leghista Edoardo Rixi, si cerca un nome forte.