Liguria: congedo di paternità triplicato negli ultimi 10 anni, Genova la provincia dove viene più utilizzato

di Redazione

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Secondo 'Save the Children" nella provincia capoluogo ci si attesta al 69%, seguono La Spezia (64%), Savona (59%) e Imperia (52%)

Liguria: congedo di paternità triplicato negli ultimi 10 anni, Genova la provincia dove viene più utilizzato

In Italia il tasso di utilizzo del congedo di paternità, secondo uno studio di Save the Children, si è più che triplicato fra il 2013 e il 2022. In Liguria, la provincia di Genova segna la percentuale più alta: 69%, seguono La Spezia (64%), Savona (59%) e Imperia (52%).

In Italia rimane un forte squilibro di genere tra i genitori nella cura dei figli, ma la percentuale di padri che usufruisce del congedo di paternità si è più che triplicata fra il 2013 e il 2022. Emerge dall'elaborazione di Save The Children, in occasione della Festa del Papà, sulla base degli ultimi dati Inps. Nel 2013 poco meno di 1 padre su 5 (pari al 19,26%) ne ha usufruito cioè 51.745 padri; nel 2022 sono stati più di 3 su 5 (pari al 64,02%), cioè 172.797, con poche differenze a seconda che si tratti di genitori del primo (65,88%), secondo o successivo figlio (62,08%). Alla sua introduzione, nel 2012 il congedo di paternità prevedeva un solo giorno obbligatorio e due facoltativi, mentre oggi garantisce 10 giorni obbligatori e uno facoltativo ai neopapà ed è fruibile tra i due mesi precedenti e i 5 successivi al parto.

Sebbene l'incremento si registri in tutta Italia, chi ne usufruisce di più vive nelle province del Nord. Valori di fruizione inferiori al 30%, si riscontrano nelle province di Crotone al 24%, Trapani al 27%, Agrigento e Vibo Valentia al 29% , mentre superiori all'80% si registrano nelle province di Bergamo e Lecco (81% in entrambi i casi), Treviso (82%), Vicenza (83%) e Pordenone (85%). Ad utilizzare maggiormente il congedo sono gli uomini fra i 30 e i 39 anni (65,4%) e fra i 40 e i 49 (65,6%). E' più probabile che il padre usufruisca del congedo di paternità se lavora in aziende medio-grandi. Fra quelle con oltre 100 dipendenti, infatti, l'utilizzo è pari al 77%, fino ad arrivare al 45,2% nelle aziende con 15 dipendenti o meno. E' proprio in questa ultima tipologia di azienda che si è registrato l'aumento maggiore nell'utilizzo del congedo di paternità tra il 2021 e il 2022 (più 8,7%). Forti disuguaglianze tra le diverse tipologie contrattuali, a favore di chi ha un contratto di lavoro più stabile. Se infatti, tra i lavoratori con un contratto a tempo indeterminato la percentuale sfiora il 70% (69,49%), tra quelli con contratto a tempo determinato scende al 35,95% e tra gli stagionali arriva al 19,72%.