Liguria, Centrosinistra compatto: "Toti e la Giunta devono dimettersi"

di Redazione

Il Centrosinistra:"Scenario desolante, non si può andare avanti così"

"Ho sempre sostenuto che una persona è considerabile colpevole alla condanna di terzo grado. Sulla richiesta di rinvio a giudizio del sottoscritto per strage ambientale e abuso d"ufficio nessuno ha chiesto le mie dimissioni, non si chiedono per le indagini. Ma, al di là del penale, è ormai evidente e pubblico quello che denunciavamo. Il potere non è più nelle aule e nelle giunte, ma in altri luoghi dove interessi economici, poteri istituzionali e pezzi di politica si incontrano e destinano il futuro di tutti, compresa l'opera più costosa del paese ovvero la diga. Chi ha preso la responsabilità di non fare il piano regolatore portuale e non diceva pubblicamente che le rinfuse devono andare via per fare posto ai container? Chi non ha nominato un presidente dell’Autorità Portuale ma un commissario, che non ha nominato il segretario generale evitando il bilanciamento dei poteri?E se un presidente, al di la del codice penale, altera i dati durante la pandemia rimane credibile e può proseguire? Era costante la criticità dei dati liguri, mai allineati col ministero, con la Fondazione Gimbe. Ma dopo i drammi vissuti dalle famiglie, chi glielo dice che siamo stati seri su tutto il resto? E chi crederà alle prossime statistiche? La macchina burocratica a fronte di un governo incerto sui tempi e sull'aurorevolezza inevitabilmente si ferma, mentre abbiamo bisogno di una guida decisa e serena per usare ad esempio i fondi Pnrr. A fronte di tutto questo penso che per i liguri sia meglio andare a votare, per dare un governo stabile e di pieni poteri alla Regione, pur sapendo che chiunque vinca sarà condizionato da tutto quello che è successo. Toti non può e non riesce a esercitare la sua attività istituzionale ma la Liguria non può e non deve fermarsi per questo". Così il consigliere regionale di Azione, Pippo Rossetti.


"Siamo di fronte ad uno scenario desolante, e nei prossimi giorni penso si aggiungeranno, probabilmente, altri elementi. Ma il tema non è tanto la dimensione dell'inchiesta, i contenuti, le responsabilità. Su quello si esprimeranno i magistrati. Il punto è il giudizio politico che emerge della destra ligure, di Toti e del suo 'mortaio magico'. Il giudizio è senza appello: arroganza, spregiudicatezza, il potere per il potere, con l'immagine di una istituzione à la carte, in cui in una stanza soggetti si spartiscono pezzi di regione, in vendita, per sostenere i percorsi elettorali di Toti, con la compiacenza del resto del centrodestra, a partire dal Sindaco di Genova Bucci.  Il 'modello Genova', fatto di deroghe, logica emergenziale, cancellazione degli spazi di dibattito pubblico e di confronto, di retorica del 'fare' è imploso. E suonano ipocrite le prese di distanza di Rixi, Rosso e di Bucci e degli altri attori del centrodestra locale, che quel sistema hanno sostenuto e di cui sono politicamente, assieme a Toti, i principali referenti", anche Luca Garibaldi (PD) commenta.


“Siamo stati i primi a chiedere convintamente le dimissioni di Toti e anche oggi non arretriamo. Il presidente sospeso è ancora agli arresti domiciliari e non può governare la Regione. A lui e a tutta la sua maggioranza chiediamo un sussulto di dignità: l’XI Legislatura deve finire qui. È innegabile: quanto emerso e continua a emergere va oltre l’imbarazzante e porta al centro la questione morale. Se vogliamo che i cittadini ritrovino la fiducia nelle istituzioni, e soprattutto tornino a votare, spetta alla politica dimostrare di meritarsi quella fiducia”. Il consigliere Tosi (M5S).