Lettera aperta (e bipartisan) dei sindaci liguri alla Regione: "Basta ordinanze, creano solo confusione"
di Redazione
"Non abbassiamo la guardia: il primo maggio contagiati di nuovo in aumento"
“Da amministratori locali condividiamo l’esigenza e la volontà di favorire al più presto una riapertura, possibilmente anche anticipata, delle diverse attività economiche per permettere la ripresa e il rilancio dei nostri territori, ma chiediamo che questa avvenga di concerto con il Governo e con i Comuni per evitare ulteriore confusione". Inizia così la lettera aperta, firmata da 81 amministratori, fra sindaci, vice sindaci e consiglieri, dei comuni liguri e indirizzata a Regione Liguria per chiedere una gestione più concertata del passaggio alla cosiddetta Fase 2 dell'emergenza.
"Di fronte alla situazione di caos normativo venutasi a creare negli ultimi giorni - prosegue la lettera - che non permette al cittadino di conoscere facilmente le misure in vigore e quindi di adottare i comportamenti corretti, invitiamo quindi la Regione Liguria a non procedere oltre con proprie autonome ordinanze nella gestione della Fase 2, privilegiando realismo e senso di responsabilità".
L'invito insomma è chiaro e fa ancora più rumore visto che, a firmarlo, sono amministratori di tutti i colori politici, da destra a sinistra, e di tutte le latitudini: "In linea con quanto affermato dal presidente di Anci Antonio Decaro - si legge ancora - che ha giustamente stigmatizzato il 'protagonismo regionale' al quale stiamo assistendo, e in conformità con le linee guida indicate dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dal ministero della salute, chiediamo e ribadiamo la necessità di una coerenza istituzionale tra le decisioni assunte dallo stato centrale e dagli enti territoriali".
"Chiediamo inoltre alla Regione di mantenere alta l'attenzione sul fronte sanitario - concludono gli amministratori firmatari - in quanto i dati dell'epidemia riferiti alla Liguria non permettono abbassamenti dei livelli di guardia: il primo di maggio si è registrata la più alta percentuale di crescita di contagiati, +1,63%, con la Lombardia al +0,97% e con la media nazionale al +0,60%”.
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