La Spezia, vertice sul raddoppio della Pontremolese: il costo è salito. "Ma quest'opera riparte"
di Redazione
Il vice ministro Bellanova, la deputata Paita, il presidente della Regione Toti, il commissario straordinario Cocchetti hanno fatto il punto, con ottimismo per il futuro
Quattro miliardi e 500 milioni di euro.
Sono i costi previsti per il completamento del raddoppio ferroviario della Pontremolese, la linea ferroviaria tra Parma, La Spezia e la Toscana.
I costi sono raddoppiati dai 2 miliardi previsti nel 2003 anno del precedente progetto preliminare.
Un'opera fondamentale per lo sviluppo del porto spezzino e per i collegamenti con il nord Italia e l'Europa.
L'aggiornamento del progetto preliminare, con lo studio di fattibilità tecnica economica, è stato presentato oggi in Autorità portuale alla Spezia, presenti la viceministra alle Infrastrutture Teresa Bellanova, della presidente della Commissione Trasporti alla Camera Raffaella Paita, del presidente della Liguria Giovanni Toti e del commissario straordinario all'opera Mariano Cocchetti.
"La Pontremolese era su un binario morto. Abbiamo lavorato con il Parlamento, con la commissione Trasporti e abbiamo riportato quest'opera al centro dell'attenzione del governo e di Rfi. A luglio dell'anno scorso siamo passati dal Cipe e abbiamo inserito l'opera nel contratto di programma nel piano strategico dei trasporti. Oggi possiamo dire che quest'opera riparte. Le risorse non sono sufficienti per tutti i lotti, ma si deve realizzare. Il governo è già al lavoro per reperire le risorse" ha commentato Bellanova.
"In 20 anni sono cambiate molte normative tecniche, pesa poi l'aumento delle materie prime - ha spiegato Cocchetti -. Questo è il punto di partenza, con l'impegno preso dal Ministero di reperire le risorse per far sì che quest'opera continui innanzitutto con la parte progettuale. Il prossimo passo è la progettazione definitiva dei tre lotti".
I tempi di realizzazione si sapranno solo a progetto definitivo ma solo per realizzare la Galleria di Valico, 20 km per 2,7 miliardi, occorreranno almeno 10 anni. Definiti invece i tempi del tratto Parma Vicofertile, di 6 anni, che ha già una progettazione definitiva, finanziato per 260 milioni ma che con l'aggiornamento aumenta a 470.
"In questo anno abbiamo lavorato tantissimo per tradurre in realtà questa importante infrastruttura. Si tratta di un progetto, è vero, che richiede quasi il doppio di risorse rispetto al passato ma questo non deve scoraggiarci perché abbiamo anche stabilito il principio che le opere commissariate devono andare avanti rispetto alle altre opere. A questo punto, insomma, ci sono tutte le condizioni per procedere e finanziare l'opera. L'obiettivo è finanziarne almeno una parte all'interno del contratto di programma di Rfi" ha aggiunto Paita.
"Una delle opere strategiche per la nostra Liguria, vuol dire dare ai nostri porti maggiore competitività e maggiore compatibilità ambientale - ha ricordato Toti -. Un'opera rimasta a lungo in coda nelle opere progettate del sistema Paese, che oggi ha ripreso una giusta strada e che pensiamo possa essere nel piano investimenti di Rfi. Non sarà questione di mesi ma avere una prospettiva consente agli operatori portuali e a chi lavora nel terminal di spezia di progettare investimenti futuri".
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