La Spezia, scontro sul corteo di CasaPound. Prc e Pci: "Provocazione fascista". Pucciarelli (Lega): "Difesa libertà di manifestare"
di Redazione
Ha fatto discutere l’iniziativa, collocata in un’area simbolica come quella del monumento a Garibaldi
Il presidio organizzato da CasaPound alla Spezia, sotto lo slogan “Remigrazione, riprendersi Spezia”, ha acceso un forte confronto politico in città, suscitando reazioni contrapposte tra le forze democratiche e quelle di centrodestra. L’iniziativa, collocata in un’area simbolica come quella del monumento a Garibaldi, è stata definita da Rifondazione Comunista e dal Partito Comunista Italiano come “una provocazione inaccettabile” nei confronti della storia antifascista di una città Medaglia d’Oro per la Resistenza.
Luca Marchi, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, ha denunciato la decisione di “concedere ancora una volta uno spazio pubblico a una formazione neofascista”, chiedendo pubblicamente quale posizione intendano assumere il sindaco Pierluigi Peracchini, il prefetto e il questore di fronte a quella che definisce “una nuova e inaccettabile provocazione”. Per Marchi, autorizzare manifestazioni “apertamente razziste e fasciste” contribuisce alla loro normalizzazione e invia alla cittadinanza “un messaggio pericoloso”. Tali cortei, afferma, “non rappresentano normale dialettica democratica ma atti identitari, razzisti e fascisti, incompatibili con il libero esercizio dei diritti costituzionali”.
Sulla stessa linea il PCI spezzino, che evidenzia come la Costituzione – dalla XII disposizione finale alle leggi Scelba e Mancino – imponga alle istituzioni il dovere di impedire la legittimazione di ideologie apertamente neofasciste. Il partito definisce “ancora più grave” l’eventualità che Prefettura e Questura non siano state informate dell’iniziativa e annuncia la volontà di mobilitarsi insieme alle altre realtà antifasciste del territorio. “La Spezia – afferma il PCI – deve restare una comunità aperta e ancorata ai principi costituzionali, non terreno di riscrittura della storia né di legittimazione dell’estrema destra”.
Di segno opposto la posizione della Lega. La senatrice spezzina Stefania Pucciarelli ha espresso “ringraziamento” verso sindaco, questore e prefetto per aver garantito il rispetto degli articoli 17 e 21 della Costituzione. Per Pucciarelli, tutelare la libertà di manifestare è “principio cardine della democrazia” e risulta preoccupante l’idea che tale diritto debba valere “solo per chi è gradito”. La senatrice invita inoltre a non utilizzare in modo strumentale il tema del “pericolo fascista” e critica la chiamata alla mobilitazione di alcune forze politiche, interpretandola come un atteggiamento “di intolleranza verso chi la pensa diversamente”. “Oggi – conclude – c’è chi fomenta l’odio, e questo è irresponsabile e pericoloso”.
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