La Spezia, nella Baia Le Grazie di Portovenere arriva un cestino mangiaplastica

di Edoardo Cozza

1 min, 26 sec

Iniziativa volta all'attenzione per l'ambiente: il "seabin" catturerà fino a 1,5 kg di rifiuti al giorno

La Spezia, nella Baia Le Grazie di Portovenere arriva un cestino mangiaplastica

Nelle acque del cantiere Valdettaro nella Baia Le Grazie di Portovenere, alla Spezia, arriva un cestino mangiaplastico, un "seabin", che galleggia in acqua e che, mediante la forza spontanea del vento e delle correnti, è in grado di catturare fino a circa 1,5 kg di rifiuti al giorno, pari a oltre 500 kg di detriti all'anno comprese microplastiche da 2 a 5 mm di diametro e microfibre a partire da 0,3 mm.  

A installarlo Abaco Group, che ha aderito al progetto LifeGate Plasticless, che intende contribuire alla diminuzione dell’inquinamento dei mari italiani attraverso la raccolta dei rifiuti, incluse plastiche e microplastiche, nelle acque dei porti e nei circoli nautici, e promuovere un modello di economia e di consumo davvero circolare con lo scopo di ridurre, riutilizzare e riciclare i rifiuti, soprattutto i più dannosi per l’ambiente come le plastiche.

Antonio Samaritani, CEO di Abaco Group, ha dichiarato: “Abbiamo deciso di aderire al progetto LifeGate Plasticless perché come azienda impegnata sul fronte della sostenibilità in ambito agricolo sentiamo la responsabilità di avere un ruolo attivo nell’attuazione del Green Deal europeo”.

“Impegnarsi attivamente per preservare la biodiversità e l’ecosistema marino è fondamentale per garantire la salute del nostro pianeta – ha affermato Enea Roveda, CEO LifeGate – siamo felici che sempre più aziende vogliano diventare parte del cambiamento”.

“Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto. Il monitoraggio del nostro mare e il rispetto dell’ambiente rappresentano per noi obiettivi fondamentali”, ha commentato Luca Erba General Manager Valdettaro Group. “Lavoriamo con la bellezza dei nostri luoghi, rispettarla non è solo corretto eticamente ma anche una scelta lungimirante sul piano imprenditoriale”.