La Spezia: avviato accertamento morte cerebrale per il bimbo caduto in piscina a Gallipoli dove era in vacanza con la famiglia

E' stato avviato nel pomeriggio il protocollo medico per l'accertamento di morte cerebrale del bambino di sette anni che ieri mattina è caduto senza saper nuotare nella piscina di un parco acquatico nei pressi di Rivabella, a pochi chilometri da Gallipoli. A comunicarlo è stato il direttore sanitario dell’ospedale “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli, Giuseppe Garzia: "Un collegio medico monitorerà per sei ore consecutive eventuali segni di attività cerebrale. Se la situazione dovesse restare invariata, si procederà con la dichiarazione di morte clinica".

Il piccolo, originario di Depressa di Tricase e residente con la famiglia a La Spezia, era stato trovato privo di sensi nella piscina da un bagnino della struttura, che ha prontamente avviato le manovre di rianimazione. Subito dopo sono intervenuti gli operatori del 118, giunti sul posto con un’ambulanza della postazione ospedaliera e un’automedica proveniente da Casarano.

Stabilizzato in loco, il bambino era stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Gallipoli, dove i medici rianimatori avevano proseguito le manovre di rianimazione cardio-respiratoria per circa mezz’ora. Il cuore del piccolo aveva ripreso a battere, ma le sue condizioni erano apparse fin da subito critiche. Attualmente è ricoverato in terapia intensiva, intubato e collegato a macchinari che ne mantengono le funzioni vitali, supportate anche da una terapia farmacologica.

Una TAC cerebrale è stata eseguita per valutare eventuali danni neurologici e, alla luce del quadro clinico estremamente compromesso, si è deciso di avviare le procedure previste dalla legge per l’accertamento della morte cerebrale.

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