La nuova Alitalia secondo Anama: "Valorizziamo la sua funzione di vettore merci a lungo raggio"
di Marco Innocenti
La lettere ai ministeri competenti dell'Associazione Nazionale Agenti Merci Aeree
È importante che la nuova Alitalia sia costituita valorizzandone la funzione di vettore di trasporto merci. È questa la richiesta fatta da Anama, l'Associazione Nazionale Agenti Merci Aeree, sezione aerea di Fedespedi aderente a Confetra, con una lettera al Ministero dell’Economia, al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L'obiettivo di Anama è quello di offrire il proprio contributo in questa fase embrionale di ristrutturazione della compagnia aerea, aprendo a un confronto sul tema. All’art. 79 del “Decreto Cura Italia”, infatti, è prevista la creazione di una “nuova Alitalia” interamente controllata dal MEF o controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta.
"La strategicità del trasporto merci nel settore aereo è nei dati - afferma il presidente di Anama, Alessandro Albertini - rappresenta circa il 2% del volume delle merci trasportate in tutte le modalità, a cui però corrisponde una quota rilevante del valore economico complessivo. Per le sole esportazioni verso Paesi extra EU parliamo di circa il 26% del valore economico e per l’Italia le esportazioni contano circa il 30% del Pil. Il cargo aereo è fondamentale anche nell’import, in particolare nelle filiere dell’elettronica, della meccanica e della farmaceutica. Per questo come spedizionieri aerei che gestiscono quotidianamente l’import-export del Paese, crediamo che sia necessario che questa funzione venga esplicitata a partire dall’attuale fase costitutiva, dedicando ampio spazio al trasporto merci nello Statuto e nell’oggetto sociale della nuova Alitalia. La crisi in atto mostra ancor di più l’importanza di avere un sistema di trasporto merci via aerea attivo, efficiente e a servizio del Paese: il cargo aereo è l’unica modalità di trasporto che consente di raggiungere in un breve lasso di tempo i mercati di destinazione finale".
"In passato la strategicità del cargo aereo per Alitalia non è stata considerata in modo adeguato, aggiunge Albertini, per questo crediamo che sia essenziale rivendicarlo ora con forza. Avere una Alitalia forte nel cargo darebbe maggiore competitività per i nostri prodotti esportati, e genererebbe ricchezza per il Paese perché le merci viaggerebbero da e per gli aeroporti italiani. Per questo - conclude Albertini - crediamo anche che la nuova Alitalia dovrebbe essere una compagnia dedicata ai voli di lungo raggio con una flotta potenziata da velivoli all cargo, come i player mondiali tradizionali. Le rotte nazionali ed europee sono già coperte dalle low cost che risultano più competitive nei voli brevi e così sarà anche dopo la crisi. Per le compagnie tradizionali i voli remunerativi sono quelli a lungo raggio. Il cargo aereo funziona proprio sulle rotte lunghe poiché è residuale la quota di merci che viaggia per via aerea all’interno del mercato nazionale ed europeo".
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