La Lombardia aggiorna la legge regionale sul trasporto pubblico
di D.B.
Più poteri alla Regione, integrazione tariffaria, innovazione digitale e maggiore qualità dei servizi: approvata la proposta di riforma

Una nuova struttura di governance che assegna a Regione Lombardia un ruolo significativamente rafforzato e centrale, un sistema tariffario unificato sostenuto da una bigliettazione digitale innovativa, fondi dedicati ai territori più fragili e un allineamento alle normative statali vigenti per gli affidamenti dei servizi da parte delle Agenzie e per il trasporto su rotaia.
Sono questi i punti cardine della delibera che contiene la proposta di progetto di legge per la revisione della legge regionale del 4 aprile 2012, n. 6, normativa di riferimento per il settore dei trasporti, approvata dalla Giunta regionale mercoledì 30 aprile 2025. Il provvedimento nasce su iniziativa del presidente Attilio Fontana, d’intesa con gli assessori Franco Lucente (Trasporti e Mobilità sostenibile) e Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche). A comunicarlo è una nota ufficiale della Regione.
Ad oggi, Regione Lombardia ha una presenza marginale all’interno delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale (TPL), con una quota minima pari al 10%. La riforma prevede l’uscita della Regione dalle Agenzie, bilanciata da un rafforzamento del proprio ruolo di regolatore del sistema TPL, grazie al potenziamento degli strumenti di pianificazione, in particolare attraverso il nuovo "Programma del trasporto pubblico regionale". Verranno inoltre introdotte direttive vincolanti e linee guida per una gestione coordinata dei servizi.
Il nuovo protagonismo di Regione verrà sancito anche tramite la creazione del Comitato Regionale del Trasporto Pubblico, composto dall’assessore competente e dai presidenti delle Agenzie TPL.
Il testo prevede anche una revisione delle norme relative alla navigazione, con l’obiettivo di accorpare e riorganizzare le leggi regionali esistenti. Poiché non tutti i comuni costieri risultano attualmente aderenti alle Autorità di Bacino di riferimento, la proposta di legge introduce l’obbligo per tali enti di associarsi alle rispettive Autorità, così da individuare un interlocutore unico anche per le attività di controllo.
Regione Lombardia punta inoltre su una più forte integrazione del sistema tariffario e modale del trasporto pubblico, con interventi specifici e una partecipazione più diretta della Regione. La proposta prevede il sostegno ai sistemi tariffari di bacino promossi dalle Agenzie, attraverso un sistema di bigliettazione digitale interoperabile tra aree diverse.
È stato inoltre istituito un sistema centrale per raccogliere i dati di viaggio e abilitare il pagamento secondo la formula della “best fare”, ovvero la tariffa più vantaggiosa in base all’uso effettivo del servizio.
Un’attenzione particolare viene riservata alla regolamentazione del servizio taxi e del noleggio con conducente (NCC), con criteri uniformi a livello regionale per quanto riguarda le autorizzazioni, i controlli e il monitoraggio. Nasce anche un ruolo unico dei conducenti, con verifiche periodiche e nuove regole pensate per migliorare qualità e accessibilità del servizio.
La Giunta ha deliberato l’invio della proposta di legge al Consiglio regionale, che sarà incaricato di valutarla e discuterla in vista dell’approvazione definitiva.
“Con questa proposta di legge – ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – compiamo un passo fondamentale per costruire un sistema di trasporto pubblico più moderno, efficiente e vicino alle esigenze dei cittadini. Vogliamo avere un quadro ancora più chiaro, rafforzare la regia regionale e investire sull’innovazione, sull’integrazione tariffaria e sulla qualità del servizio, anche nelle aree meno servite. È una riforma strutturale che guarda al futuro e che pone le basi per una mobilità ancor più sostenibile e al servizio di tutti”.
“Un percorso – ha evidenziato l’assessore Lucente – che mi vede impegnato, insieme alla mia struttura, da oltre 1 anno e mezzo per consegnare alla Lombardia una Legge moderna ed al passo con le nuove sfide del trasporto pubblico. L’obiettivo principale è far sì che Regione Lombardia possa finalmente avere un ruolo centrale nella gestione delle risorse e soprattutto nelle politiche attuative sul sistema trasportistico pubblico. Grazie alla nuova legge, Regione appronterà una programmazione mirata alle specificità dei singoli territori e dei viaggiatori. Sino ad oggi Regione ha avuto un ruolo marginale nelle Agenzie, con una partecipazione pari al 10%; eppure investiamo ogni anno notevoli risorse economiche per il buon funzionamento del servizio. La modifica della legge regionale porterà benefici per tutti, con una gestione più ragionata dei finanziamenti e un maggior peso specifico della Regione”.
“Questa riforma – ha concluso l’assessore Terzi – ci consente di mettere ordine e visione nella gestione del trasporto pubblico, valorizzando il ruolo delle infrastrutture e rafforzando gli strumenti di programmazione. Regione Lombardia torna al centro della pianificazione con linee guida chiare e un coordinamento più forte, a partire dal servizio ferroviario, che deve restare l’asse portante della mobilità regionale. L’obiettivo è garantire servizi migliori e omogenei su tutto il territorio”.
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