L'Acquario di Genova si arricchisce di un nuovo spazio dedicato alle aree marine protette della Liguria

di Lorenzo Aluigi

Obiettivo del nuovo spazio espositivo è istituire un punto informativo e divulgativo delle attività di ricerca e conservazione svolte all’interno delle diverse aree marine protette nazionali e sull’importanza del loro ruolo nella salvaguardia della

L’Acquario di Genova e le tre Aree Marine Protette liguri - Portofino, Cinque Terre e Bergeggi - impegnati nel contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Agenda ONU 2030 con focus particolare sul Goal 14, si impegnano in un’alleanza per la conservazione e il ripristino degli ecosistemi marini e costieri. È stato in tal senso siglato dall’Acquario con ognuna delle tre AMP liguri un accordo quadro che formalizza una collaborazione scientifica che li vede già al fianco l’uno dell’altro da molti anni e prevede l’impegno comune a collaborare in progetti di ricerca e conservazione e ideare azioni di sensibilizzazione e informazione volte a spiegare l’esistenza e l’importanza di queste aree di mare e di costa dedicate alla protezione della biodiversità.


La Liguria è un territorio particolare per la sua conformazione: con i suoi 350 km di costa, è inclusa all’interno del Santuario Pelagos e ospita 3 Aree marine protette nazionali - Portofino, Cinque Terre e Bergeggi - e due aree di tutela marina regionali – Capo Mortola e Porto Venere.


L'istituzione e la gestione delle Aree Marine Protette è stata introdotta in Italia dall’allora Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare attraverso gli articoli 18 e 19 della legge quadro 394 del 6 dicembre 1991 che ha dettato i principi per l'istituzione e la gestione delle aree naturali protette, al fine di conservare e valorizzare il patrimonio naturale. Sono costituite da ambienti marini, acque, fondali e tratti di costa prospicenti, che presentano un rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche, biochimiche, con particolare riguardo alla flora e alla fauna marine e costiere nonché per l'importanza scientifica, ecologica, culturale, educativa ed economica che rivestono.


Spesso percepite come zone che comportano solo divieti per l’uomo, le AMP, non sono tratti di costa sottratti alle attività dell’uomo, ma aree all’interno delle quali vengono incentivate iniziative all’insegna dell’ecosostenibilità cui tutti i cittadini sono chiamati a dare un contributo.


Nell’ambito di queste tematiche, l’Acquario di Genova apre al pubblico una nuova sala delle Aree Marine Protette, inaugurata il 7 marzo. Obiettivo del nuovo spazio espositivo è istituire un punto informativo e divulgativo delle attività di ricerca e conservazione svolte all’interno delle diverse aree marine protette nazionali e sull’importanza del loro ruolo nella salvaguardia della biodiversità.


La sala è stata dedicata alla memoria del prof. Riccardo Cattaneo-Vietti, per moltissimi anni docente dell’Università di Genova e prematuramente scomparso nel 2021, che ha avuto un ruolo importantissimo nella costruzione di una cultura diffusa del mare e nella ricerca e divulgazione scientifica nel nostro paese.


Posta al primo piano del percorso espositivo, dopo la vasca degli squali, la nuova sala presenta 4 vasche con numerose specie di pesci e invertebrati mediterranei e tre postazioni video dove il pubblico potrà ammirare le bellezze delle aree marine protette liguri, conoscere l’attività di tutela e salvaguardia che viene svolta dalla Guardia Costiera in mare e, grazie a un innovativo sistema di webcam subacquea, immergersi in tempo reale nei fondali dell’Area Marina Protetta dell’Isola di Bergeggi.


All’interno della nuova sala, l’Acquario di Genova affronta anche l’importante tema dell’inquinamento da plastica in mare attraverso due installazioni di design realizzate in plastica riciclata ricavata da reti fantasma recuperate in mare che costituiscono una seria minaccia per molte specie marine. Il progetto della nuova sala, che in tal senso costituisce anche un esempio di economia circolare, è a cura dell’architetto Giovanni Guerrieri dello studio Archh in accordo con la direzione tecnica, acquariologica e dei servizi educativi dell’Acquario di Genova.