Interporto Bologna, una gestione efficiente delle merci per abbattere i rischi di incidenti sul lavoro
di Edoardo Cozza
È l’obiettivo del progetto della Città metropolitana di Bologna col bando “Laboratori territoriali per l’innovazione e la sostenibilità delle imprese 2022-2023”
Una gestione efficace ed efficiente della mobilità delle merci nell’area dell’Interporto di Bologna, che coinvolga le imprese degli operatori logistici, per ridurre il rischio di incidenti sul lavoro. È l’obiettivo del progetto della Città metropolitana di Bologna finanziato dal bando “Laboratori territoriali per l’innovazione e la sostenibilità delle imprese 2022-2023”, voluto dalla Regione Emilia-Romagna per sostenere la ripartenza tramite l’economia circolare e “la simbiosi industriale”, la logistica, la mobilità sostenibile delle merci e l’innovazione sociale nei servizi alle comunità. Il progetto riceverà un contributo che potrà coprire fino al 100% della spesa ritenuta ammissibile, con al massimo 40.000 euro per ogni annualità.
L'idea della Città metropolitana prevede la creazione di un laboratorio territoriale con i diversi stakeholder, tra cui l’Interporto di Bologna, che possa definire istruzioni operative per delineare scenari migliori per una Logistica Etica e studiare soluzioni per ottimizzare i flussi di merci e persone, tramite la diminuzione degli eventi di rischio per persone e cose, la riduzione della congestione del traffico e dell’inquinamento. Il progetto vede il coinvolgimento di Mister smart innovation s.c.r.l. del Tecnopolo Bologna CNR, Clust-ER Innovazione nei Servizi e l’azienda Due Torri S.p.A..
L’area interportuale di Bologna, con i suoi 800.000 metri quadrati di capannoni, 130 aziende, 5.000 addetti, 5.000 veicoli merci/giorno, rappresenta un ecosistema straordinario di flussi di merci e persone che dà luogo a problemi di sicurezza per chi opera all’interno degli spazi di lavoro, creando anche un forte impatto ambientale. L’obiettivo primario, quindi, è sviluppare soluzioni di logistica innovativa che migliorino le funzionalità dell’Interporto e di tutte le aziende che lavorano all’interno dello stesso.
“La proposta progettuale che coinvolge l’Interporto di Bologna è un’azione pilota per la sicurezza nella mobilità logistica dove le nuove tecnologie possono diventare fattore fondamentale nella prevenzione degli infortuni e nella gestione dei flussi. – ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla – La sperimentazione che vogliamo sostenere ci permetterà di creare buone pratiche per lo sviluppo sostenibile, a partire da luoghi che oggi presentano particolari criticità. Una risposta di innovazione che come Regione Emilia-Romagna vogliamo trovare insieme ai territori, mettendo in rete Enti Locali, imprese, Clust-ER, centri per l’innovazione e università”.
“La sicurezza sul lavoro è un requisito base per rendere migliore e più dignitosa la condizione di chi lavora all’Interporto e il nostro impegno in questo senso vuole essere massimo. – ha dichiarato Sergio Lo Giudice, Capo di gabinetto metropolitano e delegato al Lavoro – Questo studio ci consentirà di programmare azioni puntuali, affinché si possa ridurre al minimo il rischio di incidenti sul lavoro”.
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