Interazione uomo-robot per aumentare benessere e produzione lavorativa, Marta Lagomarsino dell'IIT vince la RomeCup 2023
di Redazione
La ricercatrice dell'Istituto Italiano di Tecnologia vince il prestigioso riconoscimento assegnato Fondazione Mondo Digitale ETS con l’Università Campus Bio-Medico
La ricercatrice dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) Marta Lagomarsino, appartenente al gruppo di ricerca Human-Robot Interfaces and Interaction coordinato da Arash Ajoudani, ha vinto il premio di 5.000 euro “Advancing Technology for Humanity. Most Promising Researcher in Robotics and AI” in occasione dell’evento RomeCup 2023, per il suo progetto di ricerca sullo studio dell’interazione tra uomo e robot per aumentare l’efficienza di produzione e il benessere dei lavoratori e delle lavoratrici.
La robotica collaborativa, ossia la robotica dove uomo e robot lavorano insieme, si è rapidamente diffusa nelle piccole-medie imprese europee aumentando la flessibilità di produzione. Per approfondire l’interazione tra macchina ed essere umano, la ricercatrice Marta Lagomarsino, ha utilizzato l’intelligenza artificiale per studiare la relazione tra sovraccarico mentale e fisico studiando come i robot collaborativi possano arginare l’effetto di tali disturbi per massimizzare la produttività senza aumentare il livello di stress dell’operatore umano.
Questo tipo di ricerca mira alla produzione di robot collaborativi accessibili a tutti che promuoverebbero l’efficienza dei lavoratori e faciliterebbero l’adozione di queste macchine in ambienti industriali reali. L’altro obiettivo è far luce sui disturbi mentali comuni, che colpiscono il 15% dei lavoratori e determinano perdite in produttività pari a mille miliardi di dollari all’anno (stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità).
Il premio è stato istituito dalla Fondazione Mondo Digitale ETS in occasione della RomeCup 2023, in collaborazione con l’Università Campus Bio-Medico di Roma. L’obiettivo del premio è riconoscere passione, dedizione, perseveranza, visione, creatività e talento dei giovani impegnati in progetti di ricerca nell’ambito della robotica e intelligenza artificiale.
In risposta alla call sono state presentate oltre 130 candidature e l’Istituto Italiano di Tecnologia era già presente tra i 20 finalisti del premio con altri 3 ricercatori e ricercatrici: Nicholas Cartocci appartenente al gruppo Advanced Robotics coordinato da Darwin Caldwell, Isabella Fiorello, appartenente al gruppo Bioinspired Soft Robotics coordinato da Barbara Mazzolai, e Davide Torielli, appartenente al gruppo Humanoids & Human Centered Mechatronics coordinato da Nikolaos Tsagarakis.
Il progetto della ricercatrice Marta Lagomarsino rientra in H2020 SOPHIA (Socio-physical Interaction Skills for Cooperative Human-Robot Systems in Agile Production) e nell’ERC Ergo-Lean (Rethinking Human Ergonomics in Lean Manufacturing and Service Industry) entrambi progetti europei che esplorano l’interazione tra uomo e robot al fine di migliorare la produttività e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori.
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