In memoria di un uomo dalla rara gentilezza, il ricordo di Giovanni Rossello
di Gilberto Volpara
Il cantante Michele, con i suoi milioni di dischi venduti e una voce unica nel panorama nazionale, che mai ha perso il contatto con lo spirito popolare, ripete spesso che la Liguria sia affetta dalla sindrome di Staglieno: chi entra là dentro, in orizzontale, instantaneamente, diventa la persona più buona e brava del mondo.
Questa volta il teorema non vale. E non ha senso perchè Giovanni Rossello era, realmente, un uomo di rara gentilezza. Quella sincera, di paese, mai esibita. E' andato via nel modo più terribile per chi resta a piangerlo, all'improvviso e in salute. Tanto d'aver perso la vita nella sua campagna Forse, in un modo giusto per chi, come lui, amava quella vigna quasi quanto l'ex ristorante di Ellera (nella foto), splendida frazione sulle alture di Albisola Superore. Anche se troppo presto, maledettamente senza preavviso.
E, pure queste, restano parole al vento. Pensieri che, però, se almeno una volta, avevi avuto occasione di parlare con quell'oste tra i tavoli della locanda savonese, oggi chiusa per la meritata pensione dei proprietari, sembreranno un atto dovuto d'affetto e riconoscenza per chi aveva trascorso una vita di lavoro con passione e impegno.
Attaccamento alle tradizioni del posto, pulizia e cura erano la cifra di quel locale nel cuore della borgata in cui tutto o gran parte profuma di arte. Merito di un altro gigante di quelle strade, il compianto maestro della ceramica Giovanni Poggi scomparso due anni, anch'egli, nel mese di settembre. Usava il ristorante come porto sicuro con gli amici veri, Giovanni. Aveva voluto regalare ai vicoli di quello scrigno decine di opere firmate dai più affermati artisti contemporanei. Sono affisse alle pareti del borgo, tuttora, in bella mostra a dare il benvenuto all'ospite che, spesso, arriva da lontano per unire arte e buona cucina a prescindere dalla chiusura del ristorante il Molino. Grazie, anche, a quell'intuzione, e alla vicinanza con la ceramica, Ellera ospita turisti stranieri, in nome della cultura, ogni stagione dei 12 mesi.
In un'epoca dove, attraverso i pendii liguri, morti simili a quelle del signor Giovanni si sono moltiplicate, accertarne le reali cause, in fondo, conta solo ad amplificarne il dolore di chi gli ha voluto bene. E siamo in tanti. Molto di più importa restare con il suo ricordo. Quello di un uomo speciale, interprete di una gentilezza fuori dal comune nel periodo di un dilagante imbarbarimento collettivo.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Altre notizie
Addio a Sandro Giacobbe: solo 'Grazie' per una gentilezza fuori dalla normalità
05/12/2025
di Gilberto Volpara
Genova Street Lab: aperto in via Rolando un laboratorio di rigenerazione e trasformazione urbana
05/12/2025
di Simone Galdi
Ex Ilva: nuova assemblea, resta il presidio alla stazione di Cornigliano in attesa del vertice a Roma
05/12/2025
di Luca Pandimiglio
