Il San Martino incontra i sostenitori: 10,5 milioni fra ricerca e attrezzature

di Marco Innocenti

Giuffrida: "Risorse che hanno permesso all'ospedale di restare ai vertici". Uccelli: "Un rapporto che dev'essere sempre trasparente"

Nell’ultimo anno e mezzo l’Ospedale Policlinico San Martino è stato il polo di riferimento regionale per la gestione Covid-19, dall’emergenza iniziale, attraverso le fasi successive, fino ad oggi. Oltre alla riorganizzazione clinica, per far fronte alla pandemia, l’Ospedale Policlinico San Martino ha mantenuto e continua a programmare le sue attività come centro di ricerca di eccellenza, potenziando i suoi risultati scientifici e la sua struttura organizzativa. Ciò è reso possibile grazie anche al prezioso contributo dei tanti sostenitori: dalle aziende alle associazioni, dalle raccolte fondi online alle donazioni spontanee dei singoli cittadini. In occasione de ‘La Notte dei Ricercatori’, evento internazionale promosso dalla Commissione Europea che ricorre ogni anno il 24 settembre, il Policlinico ha incontrato i suoi sostenitori presso le Cisterne di Palazzo Ducale a Genova e in diretta streaming per condividere sia i principali interventi in ambito sanitario-scientifico svolti in quest’anno e mezzo, che i progetti e i programmi di ricerca in corso e quelli del futuro.

Con la campagna #GenovaPerSanMartino sono stati raccolti oltre 10.500.000 euro che sono stati utilizzati nell’area sanitaria per rispondere tempestivamente all’emergenza Covid e pianificare interventi di più ampio respiro; grazie alle donazioni è stato realizzato un nuovo temporaneo reparto di terapia intensiva con attrezzature sanitarie fondamentali, come ventilatori polmonari e monitor multiparametrici. È stato allestito inoltre un laboratorio satellite per l’analisi molecolare dei tamponi, riorganizzata l’area delle Malattie Infettive e implementata la piattaforma informatica per lo sviluppo della telemedicina di rete. Inoltre, in un’ottica di investimento per il futuro, sono stati progettati e in fase di realizzazione nuovi laboratori di ricerca, è stato ristrutturato il Centro di Risorse Biologiche ed è stato creato, in collaborazione con l’Università di Genova, un laboratorio di scienze computazionali per lo studio delle malattie e il contenimento dei fenomeni epidemiologici.

"Dopo un primo momento di sbandamento - ha spiegato Salvatore Giuffrida, direttore generale del San Martino - l'ospedale è stato riconfigurato perché noi accanto alla gestione del covid abbiano dovuto proseguire nella gestione delle urgenze e dell'indifferibile. Oggi siamo in una fase nuova, di abbattimento delle liste d'attesa che il covid ha inevitabilmente fatto allungare. Grazie ai vostri finanziamenti abbiamo fatto investimenti che hanno consentito al San Martino di restare ai vertici nelle graduatorie nazionali di valutazione dei risultati raggiunti. Ma il noatro obiettivo resta sempre quello di dare una chance in più ai nostri pazienti, liguri ma non solo".

"È molto importante sottolineare che al San Martino la ricerca è al servizio della cura - puntualizza Antonio Uccelli, direttore scientifico del policlinico - Il San Martino è grande anche perché è un istituto di ricerca. In Italia sono 52, 22 dei quali sono di natura pubblica. È importante capire come si sostiene questa ricerca attraverso partnership con altri enti, bandi e sperimentazioni cliniche ma ovviamente anche attività di fund raising. Un'attività che parte addirittura a fine '800 con la donazione del marchese Nicolò Sauli e che è andata avanti fino ai giorni nostri, grazie ad un rapporto sempre trasparente. Questo ci ha permesso di avere oggi 102 progetti di ricerca in ambito oncologico e 80 nelle neuroscienze".

Sempre il 24 settembre, presso Ducale Spazio Aperto di Palazzo Ducale, è stata inaugurata la mostra ‘Policlinico San Martino: percorso per immagini dalla ricerca alla cura’, realizzata in collaborazione con l’Associazione fotografica SACS. Gli scatti raccontano le diverse anime del Policlinico, gli spazi poco conosciuti, inaccessibili per i non addetti ai lavori e i contesti inediti, con uno sguardo attento alla vita quotidiana all’interno dell’Ospedale anche durante l’emergenza Covid-19. La mostra è gratuita e rimarrà aperta al pubblico fino al 10 ottobre 2021, tutti i giorni dalle 11:00 alle 19:00.