Il porto di Livorno attivo contro le emissioni nocive delle navi

di Redazione

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Dal 19 Febbraio sarà attiva una ordinanza della Capitaneria

Il porto di Livorno attivo contro le emissioni nocive delle navi

Dal 19 Febbraio sarà attiva una ordinanza della Capitaneria di Porto di Livorno che pone alcune limitazioni significative alla gestione dei motori delle navi che entrano e/o stazionano nel porto. Tale ordinanza riprende i comportamenti pro ambiente che a Genova sono stati richiesti agli armatori sotto il nome di “Blue Agreement” e che sono stati sottoscritti solo da alcuni degli armatori interessati e solo in forma “volontaria”, senza alcun controllo, senza obbligo e senza sanzioni.

Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Livorno, Gaetano Angora, sta per emanare una ordinanza che si articola nei seguenti articoli :

Articolo 1 – Cambio combustibile : il cambio combustibile allo 0,1% di S attualmente richiesto entro 2 ore dall’attracco viene anticipato all’arrivo in rada. Discorso opposto alla partenza

Articolo 2 – Misure tecniche generali al fine di evitare le emissioni in aria di fumo nero: prevede accorgimenti tecnici, manutenzioni e controlli da parte del personale di bordo

Articolo 3 – Misure specifiche per le navi Ro-Ro passeggeri: prevede accorgimenti tecnici, manutenzioni e controlli da parte del personale di bordo

Articolo 4 – Controlli e verifiche: specifica ulteriori controlli da parte delle Autorità Marittime

Articolo 5 – Sanzioni

Articolo 6 – Entrata in vigore: dalle ore 00:01 del 19.02.2024


Il Comitato Tutela Ambientale Genova Centro-Ovest che si fa promotore di questo Comunicato Stampa da diversi anni segnala alle autorità cittadine il disagio di molti quartieri affacciati sul porto (San Teodoro, Sampierdarena, Lagaccio, Oregina, Castelletto) a causa del grave peggioramento della qualità dell’aria in concomitanza con l’arrivo, stazionamento e partenza di numerose navi, molte delle quali non rispettano alcun limite ambientale grazie alla carenza di normative adeguate in merito. In attesa di soluzioni più efficaci, come l’atteso collegamento elettrico a terra (cold ironing), la cui realizzazione dovrebbe iniziare nei prossimi mesi, sollecitiamo l’emanazione di un’ordinanza simile a questa di Livorno (e ad altre simili operative in altri porti italiani) come già abbiamo ripetutamente richiesto negli ultimi mesi al Comune di Genova e all’Autorità Portuale.