Il porto di Genova dialoga soprattutto con Taranto e Singapore
di Pietro Roth
2 min, 6 sec
Lo scalo pugliese primo per import, quello asiatico per export
Il porto con cui Genova intrattiene più scambi commerciali non è uno dei mega-scali cinesi, ma il ben più vicino e connazionale porto di Taranto. Seguito poi, e questo sorprende forse meno, da Singapore, una delle capitali mondiali dell'industria marittima. Sono questi alcuni degli aspetti più significativi che emergono dalla lettura dei dati di traffico relativi a tutto l'import/export effettuato dallo scalo ligure lo scorso anno (rispettivamente circa 32 e 22 milioni di tonnellate di merce in totale), recentemente stilati dall'Autorità di Sistema Portuale.
La fortissima relazione di Genova con il porto di Taranto, da cui nel 2018 sono stati importati 3,46 milioni di tonnellate di merce, ha due precise ragioni: la presenza nel centro pugliese del principale stabilimento dell'Ilva, da cui con tutta probabilità provengono i 2,12 milioni di tonnellate di rinfuse solide destinate all'impianto che lo stesso gruppo gestisce a Cornigliano, e di un'importante raffineria dell'Eni, da cui presumibilmente arrivano gli 1,29 milioni di tonnellate di rinfuse liquide sbarcate lo scoro anno a Genova, hub logistico del 'cane a sei zampe' grazie al Porto Petroli. Per ragioni simili - ovvero la presenza di una raffineria di cui la stessa Eni è azionista - il secondo porto di origine delle merci importate a Genova nel 2018 è Milazzo, con 1,45 milioni di tonnellate, seguito da Singapore che si trova solo al terzo posto. Dallo scalo asiatico lo scorso anno sono arrivati a Genova 1,38 milioni di tonnellate di merce, quasi tutta in container. Altrettanto rilevante è stato il flusso di traffico in direzione opposta: Singapore risulta infatti essere anche il primo scalo di destinazione per le merci che partono in export dal porto di Genova, con 1,42 milioni di tonnellate (tutte in container), e uno dei pochi nella classifica a poter vantare questo bilanciamento dei flussi (per Taranto, che è il primo porto di import, sono partite da Genova in export solo 20.000 tonnellate di merce lo scorso anno). Altro scalo con cui il rapporto appare ben bilanciato è Palermo, quinto come origine di traffico in import con 1,23 milioni di tonnellate e secondo come destinazione dell'export, con 1,27 milioni di tonnellate. In entrambe le direzioni si tratta di merci convenzionali, e nella fattispecie di rotabili. Come destinazioni delle merci che partono in export dal porto di Genova da segnalare poi Barcellona, al terzo posto (852.000 tonnellate), e i due scali italiani di Catania (817.000 tonnellate) e Porto Torres (615.000 tonnellate), anch'essi snodi importanti per i traffici di rotabili. Il secondo porto asiatico a comparire nelle statistiche dell'authority è Shanghai, 7° nella classifica dell'import con 1,02 milioni di tonnellate e 6° come destinazione dell'export, con 600.000 tonnellate (anche in questo caso, si tratta quasi esclusivamente di container).
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