Il pesto genovese entra nella top ten degli alimenti più taroccati

di Alessandro Bacci

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Al primo posto la mozzarella seguita dal parmigiano. Il fenomeno della contraffazione imitativa induce perdite per 100 miliardi all'anno

Il pesto genovese entra nella top ten degli alimenti più taroccati

Il pesto alla genovese entra nella top ten dei prodotti alimentari italiani più taroccati. Secondo Coldiretti, il fenomeno della contraffazione imitativa induce perdite per 100 miliardi all'anno. "L'italian sounding - spiega l'avvocato Rita Santaniello di Rodl & partner, colosso della consulenza legale presente in 50 paesi nel mondo tra cui l'Italia - è quella pratica ingannevole che utilizza parole, immagini, combinazioni cromatiche, come il nostro tricolore, riferimenti geografici o marchi evocativi dell'Italia per promuovere e commercializzare prodotti che in realtà non sono Made in Italy".

Nella recente classifica del 'falso made in Italy' nell'agroalimentare redatta Coldiretti oltre al pesto, che si posiziona al 10° posto, figurano la mozzarella, seguita Parmigiano Reggiano e Grana Padano al secondo posto, Provolone (3°), Pecorino Romano (4°), salame (5°), mortadella (6°), sughi (7°), Prosecco (8°), Chianti (9°). E infine il pesto (10°).

"Soluzioni e strumenti efficaci per proteggere e tutelare i nostri marchi e prodotti ci sono - continua l'avvocato - ma bisogna essere pronti e organizzati per metterli in pratica velocemente, organizzandosi anche in consorzi e associazioni che possano fare sentire il proprio peso con le Istituzioni e a livello comunitario".

Oltre alle pratiche di contrasto, specifica il legale della Rodl & partner, "esistono anche misure preventive da applicare all'ingresso delle merci nel territorio dell'Unione Europea. Nello specifico si tratta del progetto di lotta alla contraffazione denominato Falstaff (Fully Automated Logical SysTem Against Forgery Fraud), un sistema automatizzato, informatico e telematico per prevenire le frodi nel commercio e la contraffazione".