Il governo blinda la Lombardia: treni presi d'assalto, in migliaia in fuga dal coronavirus (anche verso la Liguria)

di Marco Innocenti

2 min, 15 sec

E il sabato di sole ha riempito spiagge e locali della riviera

Il governo blinda la Lombardia: treni presi d'assalto, in migliaia in fuga dal coronavirus (anche verso la Liguria)

Con l'ultimo decreto, firmato ieri sera dal premier Conte, sono state allargati i confini delle zone rosse, dalle quali (almeno ipoteticamente) non si dovrebbe entrare o uscire se non "per comprovate esigenze lavorative - ha spiegato lo stesso Conte - per situazioni di necessità o per motivi di salute". Il problema è che, diverse ore prima della firma, la bozza del decreto è diventata pubblica e si è scatenata la fuga di massa, specialmente da Milano. Le stazioni sono state prese letteralmente d'assalto da migliaia di persone alla spasmodica ricerca di un treno per scappare dalla città. Verso dove? Verso il sud, principalmente, dove il contagio da coronavirus è ancora limitatissimo. Ma anche verso le seconde case, molte delle quali (purtroppo) sono proprio sulla riviera ligure.

Il video qui sopra, uno dei tantissimi che girano sulla rete, si riferisce alla serata di ieri, sabato 7 marzo, quando ancora il decreto non era stato emanato. La folla che si sposta nei corridoi della Stazione Centrale di Milano sembra quella delle giornate di punta, con persone che addirittura accelerano il passo per non farsi sfuggire l'ultimo treno, ma invece si tratta di un normalissimo sabato sera di marzo. Nemmeno l'entrata in vigore ufficiale del decreto, allo scoccare della mezzanotte, ha fermato l'esodo. Anche in mattinata, quando ormai in teoria gli spostamenti avrebbero dovuto fermarsi del tutto, si sono ripetute scene del tutto simili. Senza nessun controllo, senza nessun filtro, senza nessun treno cancellato o limitato. Centinaia, anzi migliaia di persone hanno continuato ad affollare le stazioni per scappare dall'incubo coronavirus, quasi a voler sgusciare tra le maglie della quarantena, di un isolamento che, di fatto, non ha fermato proprio nessuno.

Tanto che, dal sud e più precisamente dalla Calabria, arriva anche l'appello della neo presidente Jole Santelli: "Siamo preoccupati - ha detto - e al lavoro senza sosta per preservare la nostra terra da chi non ha capito la gravità del rientro senza controllo. Ritornare dal nord senza controllo mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti. Non fatelo, fermatevi, seguite le regole proteggetevi e proteggeteci come prescritto. E' evidente che una sanità come quella calabrese, vessata per anni da tagli selvaggi, non è in grado di reggere una situazione di totale emergenza".

Quest'altro video (che abbiamo sfocato per ragioni di privacy) è stato registrato nel pomeriggio di ieri, su una spiaggia della nostra regione, nella riviera di Levante. Qui l'ordinanza che prevede di evitare affollamento e di mantenere la distanza nei contatti sociali era già ampiamente in vigore eppure... A quanto pare, il combinato disposto del sabato, del sole, della spiaggia e del mare hanno cancellato di colpo ogni paura di contagio.