Il Genoa c'è. E non sparate sul portiere

di Gessi Adamoli

3 min, 43 sec
Il Genoa c'è. E non sparate sul portiere

Un primo tempo perfetto, al punto da chiedersi dove poter collocare il nuovo acquisto Aramu, giocatore di talento finissimo e che per la Serie B deve essere considerato un fuoriclasse, per non rischiare di toccare equilibri che sembrano essere messi a punto da un orologiaio svizzero che, nelle fattispecie, è un omone di Stoccarda che il suo gegen pressing è già riuscito a trasmetterlo a tutta la truppa rossoblù. In campo nulla accade per caso, tutto avviene in base quanto provato in allenamento. Insomma, il Genoa è la classica squadra dove si vede la mano dell'allenatore. Ma nel secondo tempo succede quello che mai avresti immaginato, anche perché la partita si era messa sui binari che avrebbero dovuto essere più congeniali al Genoa, che aveva faticato a trovare spazi contro un avversario blindato ed il gol l'aveva trovato in contropiede nell'unica circostanza in cui il Venezia aveva avuto l'ardire di mettere il naso fuori dalla propria metà campo. E ora di quegli spazi ce ne sarebbero stati a volontà contro una squadra che in settimana aveva avuto 13 giocatori bloccati per il covid e che dunque alla distanza avrebbe dovuto dare qualche segnale di cedimento. Invece il Venezia si è preso il pallino al punto che, dopo il 64 per cento per il Genoa nel primo tempo, il dato finale di possesso palla sarà di 50,4 a favore dei neroverdi. La vittoria con la quale Badelj e compagni hanno iniziato il campionato, è importantissimo oltre che di buon auspicio. E, diciamolo, anche meritatissima. Il miglior in campo del Venezia è infatti stato il portiere Joronen, che a giugno dal Brescia si diceva potesse arrivare al Genoa, mentre altrettanto non si può dire di Martinez.

Sparare sul portiere è diventato di moda come lo era farlo sul pianista ai tempi del vecchio West. E' innegabile che, in questa primissima fase della stagione, Martinez non trasmetta una grande sicurezza e, al di là di alcune prese goffe, ad essere tutt'altro che rassicurante è la sua espressione spaurita da passerotto nella tempesta di neve. Però ci sono altre valutazione da fare, Martinez è stato infatti il titolare dell'Under 21 spagnola così quando la Nazionale maggiore è stata fermata in blocco dal covid è stato lui ad indossare la maglia da titolare. E se è finito nel mirino di un club come il RB Lipsia, all'avanguardia per quanto riguarda lo scouting e dunque con Spors che ha avuto modo di conoscerle ed evidentemente di apprezzarlo, significa che ha certamente delle qualità. Ora moltissimi spingono perché venga promosso titolare Semper, la controindicazione nell'avere due portieri che di fatto si equivalgono è proprio mettere il titolare in discussione al primo errore. Ma il rischio nel caso anche chi subentra dovesse incappare in un passaggio a vuoto e di bruciarne due in un colpo solo, infatti poi sarebbe complicato fare marcia indietro. A Martinez, prima di emettere giudizi definitivi, occorre dare un giusto periodo di ambientamento, anche ricordando i precedenti di quelli che probabilmente sono stati i due migliori portieri del Genoa degli ultimi quarant'anni. Il primo anno di Martina, nonostante la promozione del Genoa, era stato decisamente in tono minore, mentre sra stata addirittura shoccante la partenza di Perin con una paperona contro la Fiorentina e una fetta di opinione pubblica che spingeva per avvicendarlo con Bizzarri.

Il gol decisivo l'ha segnato Yeboah di testa, confermando che è il gioco aereo il pezzo forte del suo repertorio. Dopo qualche minuto in coppia con Coda, Blessin l'ha schierato come terminale offensivo, ma crediamo che la prima soluzione sia quella da praticare. La sostituzione del re del gol del campionato cadetto qualche perplessità l'ha infatti sollevata. E' un po' come se, ai tempi del Cagliari, Scopigno avesse sostituito Gigi Riva. Al di là di Martinez, la difesa non ha dato sensazione di grande sicurezza. Soprattutto sui palloni alti dove invece i centimetri di Bani e Dragusin avrebbero dovuto essere una garanzia. E non a caso nel finale Blessin ha cercato dare più consistenza al bunker arretrato inserendo anche Vogliacco.

Sabato c'è il Benevento già messo sotto di brutto dodici giorni prima in Coppa Italia. In Serie B ogni partita fa storia a sé, il Genoa però avrà anche Aramu e chissà che non riesca a chiudere in tempo la trattativa che sta portando avanti per un centrale di difesa di piede mancino.

 

Foto: Facebook Genoa