Guerra in Ucraina: l'Unione Europea lavora a nuove sanzioni contro la Russia

di Tiziana Cairati

1 min, 53 sec

Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel con un tweet annuncia che l'Ue sta assistendo ucraini e Ong a raccogliere prove per le corti internazionali

Guerra in Ucraina: l'Unione Europea lavora a nuove sanzioni contro la Russia

Una sequenza di forti esplosioni all’alba è stato il risveglio di Odessa, dopo che nella notte in diverse città ucraine sono risuonate le sirene di allarme antiaereo. Alcune fonti raccontano di bombardamenti di depositi di carburante. Per il presidente dell’Ucraina Zelensky, la Russia vuole il Sud e il Donbass. Nel mentre, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov conferma che una degli obiettivi principali di Mosca è "salvare le repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk".

L'Ue, intanto, lavora alla messa a punto di nuove sanzioni contro la Russia. Ad annunciarlo su twitter è il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel che si è detto "scioccato dalle immagini delle atrocità commesse dall'esercito russo nella regione di Kiev". L'Ue ha aggiunto "sta assistendo gli ucraini e le Ong nel raccogliere le prove da portare nelle corti internazionali".

Il vice primo ministro polacco Jaroslav Kaczynski in un'intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag ha confermato che “Se gli americani chiedessero di mantenere le armi nucleari statunitensi in Polonia, saremmo aperti a questo". Al momento il dispiegamento di armi nucleari americane in Polonia non è stato ancora discusso, ma a breve la situazione potrebbe cambiare.

Intanto dalla Lituania il ministero dell'energia ha annunciato che presto il Paese ha intenzione di raggiungere la "piena indipendenza energetica" dalla Russia. Un atto in risposta al "ricatto energetico russo" e all'invasione dell'Ucraina.

In mattinata Eduard Basurin, uno dei portavoce dei separatisti di Donetsk, ha confermato che dalla mezzanotte del 3 aprile è in vigore un cessate il fuoco temporaneo per consentire l'evacuazione di "cittadini stranieri". Un corridoio umanitario da Mariupol a Berdyansk dove gli stranieri possono essere evacuati lungo via terra verso la Crimea o verso i territori controllati da Kiev.

Secondo il sindaco di Irpin, almeno 200 civili sono stati uccisi durante l'occupazione russa della città, nella regione di Kiev. "Oggi è impossibile contarli. La gente trova i corpi e li seppellisce. Questa è la modalità".

La Russia afferma che Putin e Zelensky non sono ancora pronti per incontrarsi a un negoziato. A dirlo è il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky attraverso Telegram: “La bozza di accordo non è pronta per essere sottoposta a un incontro tra i vertici. La posizione della Russia su Crimea e Donbass resta IMMUTATA".