Governo in bilico sul caso Siri, Di Maio: "Gravissime minacce della Lega"

di Fabio Canessa

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Salvini: "La crisi è solo nella sua testa", Rixi: "Basta decisioni unilaterali, guardate il caso Piaggio"

A rischio la tenuta del governo. Dopo il caso del sottosegretario genovese Armando Siri della Lega, indagato per presunte tangenti sull'eolico in Sicilia, i leader del Carroccio e del M5s, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, sono di nuovo ai ferri corti. Oggi è andato in scena tra i due un nuovo botta e risposta tra i due vicepremier. "Anche oggi la Lega minaccia di far cadere il governo - scrive su Facebook Di Maio -. Sembra ci siano persino contatti in corso con Berlusconi per fare un altro esecutivo. Sono pieni i giornali di queste ricostruzioni e lo trovo gravissimo. Sono davvero sbalordito". "L'Italia non è mica un gioco, l'Italia siamo noi e milioni di famiglie in difficoltà che vogliono un segnale. L'Italia non è un trofeo e trovo gravissimo che la Lega con così tanta superficialità ogni volta che gli gira minacci di far cadere il governo", sottolinea. "Abbiamo sempre agito rispettando un punto, un principio: la legalità! Siamo sempre stati coerenti su questo. Lo abbiamo dimostrato anche recentemente a Roma. Siamo nati sulla questione morale e gli indagati per corruzione o per aver preso mazzette e tangenti no, non possiamo accettarli. Siamo entrati per cambiare le cose, non per lasciarle così come sono", prosegue Di Maio. "Mi auguro che la Lega lo abbia capito. Perché quella di ieri su Virginia Raggi è stata una vera e propria sceneggiata mediatica", sottolinea. Replica Matteo Salvini: "Macché crisi di governo! - afferma in una nota il ministro dell'Interno - La Lega vuole solo governare bene e a lungo nell'interesse degli italiani, la crisi di governo è solo nella testa di Di Maio che farebbe bene a non parlare di porti aperti per gli immigrati e a controllare che il reddito di cittadinanza non finisca a furbetti, delinquenti ed ex terroristi". http://video.telenord.it/wp-content/uploads/2019/04/190419-RIXI-su-governo-01_41.mp4 Anche il viceministro Edoardo Rixi, oggi a Genova, rimprovera gli alleati di governo (dove milita anche il suo diretto superiore Toninelli): "Mi auguro che queste vacanze di Pasqua portino pace e tranquillità a tutti, che si torni a parlare e non si prendano decisioni unilaterali. Se qualcuno pensa ogni giorno di dire cose senza informare gli altri e di fare iniziative senza condividerle si finisce in situazioni come Piaggio dove invece c'è ancora molto da fare. La Lega chiedeva solo di aspettare il consiglio dei ministri per discuterne assieme. Se fosse successo a qualcuno dei 5 Stelle noi avremmo fatto così. Spiace che loro non si accorgano che il metodo è anche sostanza. L'Italia ha bisogno di un governo stabile. Se domani mattina mi risolvono Piaggio ringrazierò Di Maio e la Trenta, ma avere persone in cassa integrazione quando si poteva intervenire prima mi dispiace, anzitutto da cittadino genovese. Il segnale dev'essere di totale distensione a livello governativo: la campagna per le europee è importante ma è più importante andare avanti. Noi non siamo lì per prendere più voti". "Io mi auguro che quando questa maggioranza nata in Parlamento e non dalle urne deciderà che è il momento di staccare la spina, il Paese venga fatto votare e il centrodestra abbia pronta una offerta coerente e rinnovata per proporsi ai cittadini". Lo ha detto il governatore ligure Giovanni Toti rispondendo a una domanda sulle tensioni nel governo e i possibili scenari di una crisi.