GNV installa il primo scrubber sulla motonave Majestic
di Marco Innocenti
Il CEO Matteo Catani: "Emissioni di ossidi di zolfo ad un livello 5 volte inferiore ai limiti di legge"
Nonostante le criticità legate all'emergenza Covid-19, la compagnia di traghetti GNV ha completato l’installazione e l’attivazione dell'impianto di depurazione dei gas di scarico (c.d. scrubber) sulla prima delle otto navi sulle quali è prevista questa tipologia di intervento, finalizzata a migliorare l’impatto ambientale dei traghetti grazie all'abbattimento dell’80% delle emissioni di ossidi di zolfo provenienti dai gas di scarico rispetto agli attuali limiti di legge (da 0,5% a 0,1%), e da 15 a 35 volte rispetto alle precedenti disposizioni normative (variabili tra 1,5% e 3,5%).
Il completamento dei lavori sulle altre sette unità GNV è previsto entro la prima metà del 2021 e comporterà, nel complesso, un investimento pari a circa 90 milioni destinato a rendere più “green” la flotta di GNV. I lavori di installazione sulla M/n Majestic dell’impianto di abbattimento delle emissioni di tipo "DeepBlue LAB Full Hybrid" sono stati realizzati a Napoli, presso i cantieri della “Nuova Meccanica Navale”, azienda partenopea con oltre 50 anni di esperienza nella riparazione, conversione e manutenzione navale e industriale, che anche grazie a questa operazione conferma l’avanguardia tecnologica e operativa del cluster marittimo campano.
"Da anni GNV, compagnia che ha introdotto il concetto di Autostrade del Mare, è impegnata nel continuo miglioramento delle prestazioni energetiche e della sostenibilità ambientale delle proprie attività - ha commentato Matteo Catani, CEO di GNV - È certificato che i nostri servizi contribuiscono all’abbattimento delle emissioni di CO2 per oltre il 50% rispetto all’alternativo trasporto su strada. Grazie a questa installazione riusciremo ad abbattere significativamente anche le emissioni di ossidi di zolfo portandole a un livello 5 volte inferiore rispetto ai limiti di legge".
Manuela Pagliari, direttore tecnico-commerciale di Nuova Meccanica Navale e terza generazione della famiglia Ummarino a guidare l’azienda, ha invece sottolineato: "Con oltre mezzo secolo di esperienza, il nostro cantiere può contare su maestranze di altissima professionalità e competenze specifiche che rappresentano un’eccellenza nel panorama della cantieristica navale, oltre che un fiore all’occhiello del sistema portuale campano. Siamo molto orgogliosi di aver operato a fianco di GNV per conseguire questo importante risultato, a maggior ragione perché l’installazione è avvenuta in tempi rapidissimi e nonostante l’emergenza sanitaria in corso. Nell’installazione sono state impegnate circa 120 lavoratori al giorno, per oltre 150 mila ore di lavoro e 18 mila metri lineari di cavi posati, quasi 1.700 metri lineari di tubazioni in vetroresina e acciaio, 400 metri quadri di coibentazione e circa 270 tonnellate di ferro lavorato. Uno sforzo enorme, che mostra le potenzialità del sistema cantieristico del porto di Napoli e delle professionalità locali".
L’installazione degli scrubber su otto traghetti mira a rafforzare ulteriormente la presenza e gli investimenti di GNV nella rete Autostrade del Mare, snodo intermodale d’eccellenza per la connessione con il bacino del Mediterraneo. La Compagnia si è concentrata negli ultimi anni su una logistica sostenibile del Mediterraneo intervenendo non solo sulla ecosostenibilità della flotta, ma portando parallelamente a compimento numerosi progetti mirati al miglioramento e al potenziamento dei servizi di terra e di bordo, incrementando frequenza e capacità commerciale delle rotte e implementando nuove tecnologie ITS, riducendo così i tempi della catena intermodale e favorendo lo spostamento modale del traffico pesante dalla strada al mare con notevole abbattimento dei costi di esternalità a beneficio dell'intera collettività.
Sotto questo aspetto, nel 2019 GNV ha ricevuto dal RINA – per il secondo anno consecutivo – la certificazione sullo studio “Validation of CO2 Index Calculation” condotto sulla base dei calcoli presentati dalla Compagnia circa le proprie linee, che hanno registrato un significativo abbattimento delle emissioni di CO2. "Le Autostrade del Mare rappresentano una vera e propria infrastruttura che consente un abbattimento di costi per la collettività - ha aggiunto Catani, spiegando che "la rete di collegamenti marittimi, oltre a migliorare l’impatto ambientale complessivo, risulta molto più efficiente e flessibile rispetto alla rete autostradale anche dal punto di vista dei costi di sviluppo, gestione e manutenzione".
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