Giorno del Ricordo, cerimonia al cimitero di Staglieno: oltre 6mila esuli furono accolti a Genova

di Filippo Serio

Dal 2004, ogni 10 febbraio vengono ricordati i martiri delle foibe e degli esuli giuliano-dalmati

Si è svolta questa mattina, presso il Cippo della Rimembranza all’interno del cimitero di Staglieno, la cerimonia di commemorazione dei martiri delle foibe e degli esuli giuliano dalmati.

Cerimonia - Dopo aver deposto una corona di alloro, la cerimonia si è spostata all’interno del tempietto laico, dove, oltre all’orazione commemorativa, si sono tenuti gli interventi delle autorità civili e militari.

Comune Genova - «Una pagina dolorosa della nostra storia nazionale - ha dichiarato il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba - a lungo rimasta ai margini del dibattito pubblico, ma che oggi riconosciamo come parte integrante della nostra identità e del nostro dovere di memoria. Questa giornata è un momento di commemorazione e un'occasione di riflessione: ci ricorda che l'odio ideologico e il nazionalismo esasperato portano solo alla distruzione. Il Giorno del Ricordo serve a dirci che la memoria non deve essere terreno di divisione, ma strumento di conoscenza e di riconciliazione».

«Il Giorno del Ricordo ha acceso i riflettori su una vicenda che era stata sacrificata sull'altare degli equilibri internazionali del secolo scorso – ha aggiunto il presidente del consiglio regionale Stefano Balleari -. Infoibati ed esuli decisero di essere italiani due volte: per nascita e per scelta.  Purtroppo, qualcuno ha ancora difficoltà a condannare certi atti vandalici in memoria dei Martiri delle Foibe. Chi tace, omette di ricordare. Chi si gira dall’altra parte, è complice».

Testimonianza - L’orazione commemorativa è stata tenuta dalla dott.ssa Patrizia Gaspich, Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, e figlia di esuli: «Oggi, 10 febbraio, celebriamo il Giorno del ricordo, istituito con legge 92 del 2004, per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime della foibe, dell’esodo dalle loro terre dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, sancendo per migliaia di italiani quello che in realtà era già in atto: l’impossibilità di rimanere nella loro terra natale senza rinunciare alla propria identità. Gli esuli furono accolti con difficoltà in tutta la penisola e proprio Genova, la città che oggi ci ospita, fu uno dei punti di approdo di molti esuli: 6.530 persone trovarono residenza stabile nella provincia, vivendo per anni in alloggi improvvisati, come scuole, conventi e dormitori. Come figlia di esuli sento il dovere di testimoniare questa storia e trasmetterla affinché non cada nell’oblio, perché l’oblio è la seconda morte della memoria, e il Giorno del ricordo non deve essere solo una celebrazione, ma un momento di riflessione collettiva su cosa significa perdere la propria casa, la propria identità e dover ricominciare altrove. Ricordare oggi significa restituire dignità a chi ha vissuto questa esperienza, collocandola nel più ampio quadro della storia italiana ed europee. Non si tratta di alimentare divisioni, ma di comprendere il peso della storia e le sue conseguenze sulle vite delle persone».

Matteo Campora, consigliere regionale Vince Liguria - Noi Moderati: “Le foibe rappresentano uno dei capitoli più tragici della storia italiana ed europea del XX secolo, segnando la morte di migliaia di persone vittime di una violenza brutale. È nostro dovere conservarne la memoria, affinché il loro sacrificio non venga dimenticato. Il Giorno del Ricordo nasce proprio con questo scopo: onorare le vittime e ricordare il dramma dell'esodo giuliano-dalmata, offrendo alle nuove generazioni opportunità di conoscenza e riflessione. La storia dei martiri delle foibe ci richiama alla responsabilità collettiva di costruire un futuro basato sul dialogo e sul rispetto, valori in cui noi crediamo e che Vince Liguria-Noi Moderati si impegna a promuovere da sempre con determinazione”. 
 
Così il consigliere di Orgoglio Liguria Giovanni Boitano in occasione del “Giorno del Ricordo”: “Oggi, in occasione del Giorno del Ricordo, l'Italia commemora le vittime delle foibe e il dramma dell'esodo forzato di migliaia di italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia nel secondo dopoguerra. Istituita con la legge 92/2004, questa giornata rappresenta un momento di riflessione e consapevolezza storica: ricordare significa riconoscere il dolore delle vittime, restituire dignità a chi per anni è stato ignorato o dimenticato, e insegnare ai ragazzi il valore della verità storica”.

Presenti anche il presidente del Municipio IV Maurizio Uremassi, la consigliera di Città metropolitana Elena Manara e l’assessore comunale alla Sicurezza Sergio Gambino.

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