Giampaolo Botta: "Stop alla burocrazia prima che gli scaffali nei supermercati restino vuoti"

di Marco Innocenti

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E' questo l'allarme del direttore generale di Spediporto

Giampaolo Botta: "Stop alla burocrazia prima che gli scaffali nei supermercati restino vuoti"

"Se non si garantisce una vera semplificazione della filiera logistica, il rischio è che lacciuoli burocratici e amministrativi impediscano alle merci di arrivare per tempo dove devono essere distribuite e che gli scaffali dei supermercati restino vuoti". Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, l'associazione degli spedizionieri genovesi lancia l'allarme: l'eccesso di burocrazia diventa un peso intollerabile nella situazione di emergenza determinata dal Coronavirus.

"La Cina sta ripartendo, ma gli altri due grandi partner commerciali dell'Italia, Europa e Usa stanno chiudendo - premette Botta -. C'è il serio rischio di una diminuzione della produzione mondiale perché gli stabilimenti subiscono bruschi rallentamenti e di conseguenza arriva meno merce: se poi questa merce viene distribuita con ulteriore lentezza è chiaro che il sistema va in cortocircuito".

Con il varo delle nuove misure di protezione disposte anche in porto, i controlli sanitari costringono i terminal a lavorare a ritmo rallentato, causando gravi ritardi. "In un quadro così difficile - riprende Botta - Dopo il Dpcm economico ci vorrebbe un Dpcm semplificazione con un taglio netto alla burocrazia nella logistica, per garantire scorte e approvvigionamenti adeguati. La filiera è già rallentata e decimata, non può reggere il peso della burocrazia dei tempi normali. Cosa serve? Eliminare la documentazione cartacea di scorta alle merci sostituendola con quella digitale con firma digitale. Inoltre in questa fase trasformare in controlli documentali le verifiche merci che non siano oggetto di particolari allerta sanitari o attività ispettive antidroga e anti terrorismo darebbe un'accelerazione forte, anche perché per le verifiche fisiche non c'è personale sufficiente".