Genova, Pittaluga (Uil):"Stabilizzare i precari dell'emergenza ponte Morandi"

di Redazione

Sono 200 le persone assunte nella pubblica amministrazione dopo la tragedia, tra loro 120 poliziotti locali

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Genova - Per stabilizzare i circa 200 lavoratori precari assunti nella pubblica amministrazione a Genova in seguito all'emergenza del crollo del ponte Morandi "serve una 'scintilla' da parte del Governo e del Parlamento, un atto normativo approvato al massimo entro l'inizio di dicembre". Lo ha detto l'assessore al Personale del Comune di Genova Giorgio Viale stamani durante un affollato incontro pubblico organizzato dalla Uil Liguria a Genova. La vertenza coinvolge circa 120 poliziotti locali, dipendenti amministrativi della Regione, del Comune e impiegati in società partecipate, il cui contratto a tempo determinato in base al 'Decreto Genova' scade il 31 dicembre 2020.

"E' necessario un riconoscimento dell'esperienza maturata da questi lavoratori, che dopo l'emergenza del ponte hanno dato il loro contributo durante l'epidemia covid e il caos autostrade", ha detto il segretario confederale della Uil Liguria Alfonso Pittaluga che ha chiesto la stabilizzazione definitiva dei precari. "Il passaggio dal tempo determinato del 'Decreto Genova' al tempo indeterminato del Comune è un'operazione che porterebbe risparmio allo Stato, - ha sottolineato Viale riferendosi in particolare ai 120 poliziotti locali - perché lo Stato andrebbe a risparmiare rispetto alle cifre previste nel Milleproroghe per prorogare il decreto, porterebbe risparmio al Comune che non dovrebbe più rifare l'addestramento al personale e soprattutto riconoscerebbe una giustizia morale all'impegno dei lavoratori"

"Ci è stato detto che il Comune di Genova ha la copertura finanziaria per stabilizzarci e che tutto dipende dal Governo - hanno scritto i lavoratori in una lettera presentata durante l'incontro organizzato da Uil - Noi vorremmo che i parlamentari liguri si adoperassero nei confronti del Governo perché ancora oggi Genova merita il nostro sostegno così come noi meritiamo di continuare a dare il nostro contributo alla collettività. Il Comune tiene all'esigenza di consolidare le specifiche esperienze professionali maturate all'interno dell'amministrazione, che non possono essere acquisibili all'esterno. Per questo chiediamo con forza una stabilizzazione in forza di legge che è funzionale alle esigenze di un buon andamento dell'amministrazione oltre che a riconoscere il lavoro svolto e la professionalità da noi acquisita".