Genova: uccise rivale in amore, condannato a 18 anni

di Filippo Serio

Il pm aveva chiesto 24 anni e 10 mesi. Esclusa l'aggravante dei futili motivi. Assassino e vittima frequentavano la stessa donna

È stato condannato a 18 anni Filippo Giribaldi, il portuale di 42 anni che il 25 aprile ha ucciso con un colpo di pistola in strada a Genova il rivale Manuel Di Palo. Il pubblico ministero Eugenia Menichetti aveva chiesto la condanna a 24 anni e 10 mesi.

L'omicidio sarebbe avvenuto per motivi di gelosia, in un contesto di pesante uso di stupefacenti. Vittima e assassino frequentavano la stessa donna con la quale consumavano crack. La corte d'assise ha escluso l'aggravante dei futili motivi. In questo modo è stato concesso l'abbreviato.


"Siamo moderatamente soddisfatti perché è riconosciuto abbreviato. Non soddisfatti sugli altri reati, cioè quelli satellite, trattati con una gravità eccezionale. Lo hanno fatto perché hanno ritenuto il fatto comunque brutto. Valuteremo se fare appello o meno perché con la Cartabia se non si fa appello si può usufruire di un ulteriore sconto di un sesto della pena". È il commento dei legali di Giribaldi, gli avvocati Chiara Antola e Paolo Scovazzi, dopo la condanna a 18 anni.


In particolare la corte d'assise, presieduta dal giudice Massimo Cusatti, ha condannato l'ex portuale a 13 anni e 4 mesi per l'omicidio, 2 anni e 4 mesi per porto abusivo di armi, 1 anno e 8 mesi per ricettazione e 8 mesi per detenzione lieve di droga. "Le sentenze vanno rispettate" si è limitato a dire il padre, Carlo Giribaldi. Il condannato dovrà dare una provvisionale di 70mila euro alla madre della vittima. "Nulla può risarcire il dolore di una mamma - ha sottolineato l'avvocato di parte civile Alessio Conti - noi eravamo in linea con le richieste della pm".