Genova: torna “Circumnavigando”, il più antico festival di circo-teatro d’Italia celebra la sua 25ª edizione
di Redazione
Dalle sale di Palazzo Ducale alle periferie, passando per il carcere di Marassi, il festival porterà il circo in tutti gli angoli della città
Dal 6 al 31 dicembre Genova ospita la venticinquesima edizione di “Circumnavigando” (foto Alessandro Villa), il più antico festival di circo-teatro d’Italia, organizzato da Sarabanda IS. Ventuno giorni di spettacoli, con venti produzioni in programma e quattordici compagnie provenienti da Belgio, Francia, Italia, Spagna e Uruguay, per un viaggio nel circo contemporaneo tra poesia, acrobazia, fragilità e forza creativa.
Il tema scelto per l’edizione 2025 è “Fragile”, parola che richiama l’idea di qualcosa di raro e prezioso da proteggere, ma al tempo stesso potente e capace di rivelare nuove forme espressive. Dalle sale di Palazzo Ducale alle periferie, passando per il carcere di Marassi, il festival porterà il circo in tutti gli angoli della città, trasformandolo in un linguaggio privilegiato per raccontare il presente e riflettere sulla necessità di cura verso noi stessi e il mondo che abitiamo.
La drammaturgia del corpo circense sarà al centro degli spettacoli selezionati, in cui il rapporto con la materia e gli oggetti darà vita a una narrazione sorprendente e articolata. Il festival entrerà nel vivo dal 26 dicembre, con undici eventi concentrati in sei giorni, pensati per coinvolgere pubblici di tutte le età durante le festività natalizie. La chiusura sarà affidata, il 31 dicembre, allo spettacolo “Deserance” della compagnia Circo Zoé, che accenderà la notte di Capodanno sul palco del Teatro Gustavo Modena.
Sette le prime nazionali in programma. L’apertura, il 6 dicembre, è affidata alla Kirn Company (Francia) con “Carré de je”, uno spettacolo di danza acrobatica presentato anche in una sede inusuale: il carcere di Marassi, con una pomeridiana dedicata ai detenuti e una replica serale aperta al pubblico. Seguiranno molte altre novità: l’11 dicembre “Ez” di Elena Zanzu, ispirato all’arte giapponese dello Shibari; il 18 dicembre “Mi nombre es Hor” della PSiRC Company, dove il circo incontra il teatro di figura; il 21 dicembre “Sklenka melta. Glace Performance” di Vivian Friedrich, una fusione tra gesto circense e soffiatura del vetro; il 27 dicembre “Ether” dei Libertivore, ambientato in un paesaggio lunare che esplora le relazioni umane; il 28 dicembre “Nessuno. L’odissea di un clown” di Giorgio Bertolotti, un racconto poetico sulla dignità delle persone invisibili; il 30 dicembre “Wonderwoman You Are” di Chiara Marchese, una fiaba acrobatica dedicata alla forza e alla crescita delle donne.
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