Genova, seconda domenica senza passeggiate nei boschi. E c'è chi trasgredisce
di Anna Li Vigni
Nonostante il divieto in molti non hanno saputo rinunciare ad una pedalata "abusiva". Poco passaggio e bassa affluenza nelle trattorie sulle alture
Nella seconda domenica in cui è in vigore l'ordinanza sulla peste suina emanata dal Ministero della Salute per il controllo della diffusione del virus e valida per 6 mesi dal 13 gennaio al 13 luglio, abbiamo fatto un giro sull'altura genovese nei pressi di Righi.
"Siamo abituati a camminare e questo ci manca. Frequentiamo tutti i sentieri ma ci adeguiamo alle leggi e le rispettiamo", sottolinea una delle persone incontrate. In effetti è una domenica anche con poca gente su "strada asfaltata". Meno persone del solito in quelle mete che solitamente sono prese di mira nei giorni di festa. "Ho notato che non ci sono più posti auto sotto casa. Forse perchè la gente resta a casa ed esce poco per paura dei contagi o perchè è in isolamento".
Non sono mancati quelli che consapevolmente o per ignoranza si sono comunque dedicati a passeggiate o pedalate nei sentieri proibiti. E non pochi.
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